Le pensioni minime avranno un aumento. Ecco la data comunicata per l’introduzione di questa novità. Ecco cosa c’è da sapere.
L’aumento delle pensioni minime è necessario per adeguare i cedolini al costo della vita che è diventato molto caro a causa anche dell’inflazione.
Pensioni minime in aumento
In Italia, sin dai primi mesi del 2023, alcuni pensionati hanno visto le loro pensioni minime in aumento. Anche se di basso importo, gli aumenti sono stati strettamente necessari per via del caro vita, dovuto soprattutto all’inflazione. Gli aumenti delle pensioni minime sono stati possibili grazie al calcolo dei conguagli nonché delle operazioni di perequazione.
Alcuni pensionati hanno già potuto beneficiare dell’aumento sul proprio cedolino da parte dell’INPS. Altri, invece, non lo hanno ancora visto. Nelle prossime settimane, però, potrebbero arrivare gli aumenti anche a loro.
Il problema, ad inizio anno, è stato dovuto ad un ritardo nei calcoli e negli adeguamenti che ha fatto sì che alcuni pensionati potessero beneficiare sin da subito degli aumenti delle pensioni minime. Altri, invece, hanno dovuto attendere fino ad ora senza vedersi accreditare gli aumenti promessi.
L’INPS, nelle ultime ore, ha finalmente reso noto che gli aumenti delle pensioni minime ci saranno finalmente e verranno pagati sulla base di un calendario abbastanza rigido.
Il ricalcolo, insomma, sta per diventare effettivo per tutti i pensionati. Anche se INPS ha dovuto tener conto del fatto che i primi ricalcoli non sono stati effettuati in coordinamento con l’ente. Un ricalcolo che avrebbe dovuto portare i vantaggi maggiori agli over 75.
Costoro, infatti, si sarebbero visti accreditare 600 euro mensili di pensione minima. I ritardi, oltre che a problemi di calcoli degli adeguamenti, sono stati dovuti soprattutto agli aggiornamenti dei sistemi. I calcoli, infatti, prevedevano tre fasce di perequazione con sei fasce di reddito.
Le date
Il pagamento degli aumenti delle pensioni minime, come affermato in precedenza, avverrà secondo delle date ben precise. Le date sono state comunicate dal quotidiano La Repubblica. La prima data utile che i pensionati dovranno segnare sul calendario è il 1 luglio 2023.
A partire dal quel giorno, saranno 1,3 milioni i pensionati che attendevano il loro aumento da ben sei mesi. La Repubblica, però, invita anche i pensionati interessati ad attendere le comunicazioni ufficiali che arriveranno dall’INPS.
Stando alla Legge di Bilancio 2023, che è stata approvata il 30 dicembre 2022 dalla Camera e dal Senato, le pensioni minime saliranno grazie agli aumenti. Esse, infatti, raggiungeranno la quota 600 euro in base all’età.
Gli aumenti che dovranno arrivare sin dal 1 luglio di quest’anno, vedranno aumentare il cedolino degli ex lavoratori che percepivano 563,74 euro fino a 572,20 euro se hanno meno di 75 anni. Chi, invece, aveva 563,74 arriverà a percepire 599,82 euro se ha superato i 75 anni di età.