[didascalia fornitore=”ansa”]I segretari di Cisl, Cgil e Uil, Annamaria Furlan, Susanna Camusso, e Carmelo Barbagallo al ministero del Lavoro per l’incontro con il governo sulla Manovra[/didascalia]
Pensioni: oggi le novità sono state poche. Giuliano Poletti, durante la riunione con i sindacati ha affermato che “La previdenza non è nelle priorità della legge di Bilancio”, e che il Governo “non ha maturato alcuna decisione” sull’aspettativa di vita e il conseguente adeguamento dell’età per andare in pensione (che dovrebbe, secondo diverse stime, alzarsi a 67 anni). I sindacati si sono detti preoccupati dalle non risposte del governo sul capitolo previdenza da inserire nella manovra 2018. C’è “preoccupazione che ci viene dalle informazioni date oggi dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in particolare sulla previdenza”, ha spiegato la Camusso, che ha proseguito: “Serve un atto normativo” per evitare l’adeguamento dell’età pensionabile a 67 anni, E “di questo atto non c’è traccia”. Vediamo tutti i temi di cui hanno discusso oggi i sindacati e il ministro Poletti.
PENSIONI: OGGI NULLA DI FATTO
Si chiude così, senza un nulla di fatto, la prima parte dell’incontro sulle pensioni oggi tra il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e i leader di Cgil, Cisl e Uil aggiornato a data da destinarsi al termine del Consiglio dei ministri di oggi. I sindacati si sono detti preoccupati perché non ci sono state tante novità da parte dell’esecutivo, in maniera di pensioni e benefici per i pensionati. La prossima legge di bilancio si occuperà ancora di lavoro e previdenza, ma in quali termini ancora non è dato sapere. Per il momento l’allarme dei sindacati è fondato sulle informazioni delle prime due ore di confronto di oggi. “C’è indeterminatezza nelle risposte del governo su quanto contenuto nella fase 2 della riforma delle pensioni rispetto agli impegni che si era assunto precedentemente”, spiega la leader Cgil Susanna Camusso.
Alcuni temi, d’altra parte, prosegue, se non hanno un’urgenza finanziaria ne hanno invece una specificatamente normativa: “molti temi non hanno una ricaduta immediata di spesa ma richiedono scelte immediate, scelte politiche, non più rinviabili”, dice ancora Camusso, indicando esplicitamente il congelamento delle aspettative di vita per la definizione dell’età pensionabile e le pensioni di garanzia per i giovani.
“Per la prima, infatti, serve un atto normativo che sospenda per un anno gli effetti di legge e allo stato, invece, non c’è nessuna traccia di questo intervento. Speriamo nel Consiglio dei Ministri. Per la previdenza dei giovani, se non si tolgono di mezzo vecchie norme non si garantiranno le condizioni necessarie. Non c’è un’urgenza di impegno di spesa ma bisogna cancellare alcuni riferimenti normativi, come quello che fissa in 1,5 volte l’assegno ricevuto per avere diritto ad accedere ad una pensione”, conclude.
PENSIONI, OGGI CAMUSSO SU APE SOCIAL: ‘NON POCHI PROBLEMI E POCHE RISPOSTE’
“Sull’ape sociale ci sono non pochi problemi e non ci pare che si vada nella direzione di risposte. Alcune delle quali sono esclusivamente scelte politiche”. Cosi’ il leader Cgil, Susanna Camusso, al termine dell’incontro con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, aggiornato a data da destinarsi a dopo che il governo avrà approvato la legge di bilancio in Cdm.
La segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, dopo aver incontrato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, assieme agli altri sindacati di stamattina, ha sottolineato: “Vorrei fare un appello al Governo e al presidente Gentiloni. Abbiamo fatto un incontro serio e serrato negli ultimi mesi e settimane. Alcune questioni hanno avuto risposte congrue, altre devono avere risposte coerenti. Partiamo da un accordo che avevamo con il Governo. Riteniamo che le nostre proposte siano assolutamente dentro quell’accordo. Molti aspetti non hanno nemmeno un’incidenza sulla spesa, perlomeno non nel 2018. C’è tutto il tempo e tutto il modo di portare a casa quei risultati che avevamo individuato nell’accordo sulla previdenza”.
Nella legge di bilancio, in merito alle pensioni, “ci sono diverse misure che riguardano forme d’incentivazioni e anticipi pensionistici: l’Ape sociale, condizioni particolari delle lavoratrici, dei contratti a termine”. Sull’età pensionabile, “c’è una legge in vigore e rispetteremo la legge”, ha detto il premier Paolo Gentiloni nella conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri.
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