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Ecco le novità riguardanti le pensioni oggi per i precoci, così come illustrate dall’INPS, che ha stilato una piccola guida informativa per illustrare le nuove regole ai lavoratori precoci che vogliono andare in pensione anticipata con 41 anni di contributi. Purtroppo risulta evidente il rischio per molti precoci di non poter andare in pensione anticipata per mancanza di fondi. La norma sull’anticipo pensionistico, infatti, prevede un tetto massimo di spesa oltre il quale, pur avendo diritto, i lavoratori che restano fuori non potranno usufruire del beneficio.
ULTIMISSIME NOTIZIE PENSIONI PRECOCI
Fino al 15 luglio 2017 i lavoratori interessati (ma anche le lavoratrici) potranno fare la domanda per ottenere la pensione anticipata con 41 anni di contribuzione (il requisito si abbassa di un anno e dieci mesi per gli uomini e di dieci mesi per le donne), che verrà erogata con effetto retroattivo da maggio 2017. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei decreti attuativi riguardanti l’anticipo pensionistico avvisiamo che il servizio online per l’inoltro della domanda all’INPS verrà rilasciato proprio a seguito della presentazione al pubblico del decreto attuativo.
I LIMITI DI SPESA PER LE PENSIONI PRECOCI
Le pensioni precoci verranno erogate fino al termine dei fondi messi a disposizione dalla legge di Bilancio. Quindi i limiti di spesa sono:
360 milioni di euro per il 2017
550 milioni di euro per il 2018
570 milioni di euro per il 2019
590 milioni di euro dal 2020.
Finiti tali fondi per le pensioni anticipate dei lavoratori precoci, anche se si ha diritto al beneficio non si potrà più ottenerlo.
PENSIONI PRECOCI ULTIMA ORA
Ricordiamo a chi ha intenzione di fare domanda per le pensioni precoci, che se si accede alla pensione usufruendo della riduzione per i lavoratori precoci, non si può svolgere lavoro subordinato o autonomo fino al raggiungimento dei requisiti ordinari di pensione anticipata e non si possono ottenere altre maggiorazioni previste per i lavoratori precoci
PENSIONI NOVITA’ LAVORATORI PRECOCI
Le novità sulle pensioni precoci riguardano il beneficio stabilito nella legge di bilancio 2017 che prevede la possibilità, per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima del compimento dei 19 anni, di accedere con un requisito contributivo ridotto alla pensione anticipata (articolo 24, comma 10, legge 22 dicembre 2011, n. 214). In particolare, a poter ottenere la cosiddetta pensione anticipata per precoci quota 41.
SI’ AL CUMULO DEI CONTRIBUTI ANCHE PER I PRECOCI: ECCO COME FUNZIONA
A CHI SPETTA LA PENSIONE PRECOCI
A chi è rivolta la pensione precoci? Il beneficio spetta ai lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) e alle sue forme sostitutive ed esclusive, con almeno un anno di contributi versati – ossia 12 mesi o 52 settimane – per periodi di lavoro effettivo svolti precedentemente al compimento del 19° anno di età. A patto che i lavoratori precoci abbiano determinati requisiti, i seguenti.
– Ai lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione per cessazione del rapporto di lavoro a seguito di licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale e che non percepiscono da almeno tre mesi nessuna prestazione per la disoccupazione o altra indennità;
– Ai lavoratori dipendenti e autonomi che hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
– Ai lavoratori dipendenti e autonomi che al momento della richiesta assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità (ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104);
– Ai lavoratori dipendenti addetti a lavori usuranti o che svolgono in via continuativa da almeno sei anni una delle seguenti attività:
– operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
– conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
– conciatori di pelli e di pellicce;
– conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
– conduttori di mezzi pesanti e camion;
– personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
– addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
– insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido;
– facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
– personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
– operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.
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