In arrivo pensioni più alte e nel mese di marzo: ecco l’aumento che spetterà proprio a loro.
Il momento delle pensioni, ad inizio di ogni mese, è molto atteso perché per molti anziani la pensione è l’unica fonte di sostentamento economico e permette di vivere con tranquillità. Nel mese di Marzo per molti ci sarà una nota positiva ossia un aumento delle pensioni.
La pensione e quello che rappresenta
I primi giorni del mese sono quelli più desiderati dai tanti pensionati in quanto è proprio in questo periodo che vengono erogate le pensioni mensili.
In quest’ultimo periodo, poi, si tratta di un momento ancor più atteso proprio perché i vari aumenti e rincari stanno mettendo in difficoltà vari nuclei familiari, tra cui anche quelli dei pensionati, che quindi si ritrovano a dover tirare la cinghia per poter arrivare a fine mese. Proprio per questo il Governo ha deciso di attuare una serie di agevolazioni per i nuclei a basso ISEE e anche per i pensionati; per molti l’aumento della pensione è già avvenuto a Gennaio mentre altri dovranno aspettare Marzo per vedere la propria pensione aumentata.
Quello che però molti pensionati si chiedono è chi avrà diritto a questo aumento. E soprattutto come funziona l’aumento stesso. Se ne parlerà meglio nel seguente articolo in cui si cercherà di comprendere al meglio il meccanismo che è stato attuato a favore dei pensionati.
Pensioni più alte nel 2023: cosa è stato fatto?
Come abbiamo già accennato, è stato attuato un aumento delle pensioni mirato proprio ad aiutare i tanti pensionati e i tanti nuclei familiari che hanno difficoltà a fronteggiare tutti i rincari e gli aumenti dell’ultimo periodo. Soprattutto in questo periodo invernale, infatti, molti hanno dovuto attuare un vero e proprio piano di risparmio per via dell’aumento dei costi del gas e dell’elettricità. Insomma le bollette aumentate per molti sono diventati un vero e proprio incubo in quanto si sommano già ad una serie di rincari ed aumenti che hanno interessato il nostro Paese.
Cosa è stato fatto in materia di pensioni? Come mai per alcuni l’aumento è avvenuto già a Gennaio mentre per altri bisognerà aspettare Marzo? La spiegazione è qui di seguito.
L’INPS ad inizio anno ha già provveduto ad aumentare le pensioni di molti interessati. Questo sistema è stato attuato grazie alla rivalutazione delle pensioni e alle prestazioni assistenziali. Tale aumento ha interessato, almeno per questo periodo, i pensionati che nel 2022 hanno percepito le rate di pensioni per una somma pari o anche uguale a 2.101,52 €. In questo caso, quindi, la rivalutazione è stata attuata nella misura del 100% e quindi, come molti avranno potuto notare, la propria pensione è aumentata già da Gennaio.
Questa fetta di pensionati è stata interessata dall’aumento in quanto le quote delle pensioni è uguale a 4 volte quello minimo. Si tratta, quindi, di pensioni che effettivamente sono basse. In questo modo, quindi, chi ha avuto nel 2022 una pensione che è uguale a 4 volte il trattamento minimo, è stata attuata una rivalutazione del 100% con un aumento della pensione.
Questo ovviamente permette di avere una pensione più alta e di poter far fronte a quella che è la crisi economica che molti di noi stanno affrontando.
Per chi ci sarà l’aumento della pensione da Marzo?
Dato che però molti altri pensionati affrontano una crisi economica, si è deciso di attuare la rivalutazione anche le fasce di pensionati che hanno percepito, nel 2022, una quota più alta rispetto a quella di 4 volte il minimo. Si tratta di una decisione contemplata dall’art. 1 co. 309 della Legge di Bilancio 2023.
Cosa accade, quindi, anche per gli altri pensionati a partire da Marzo 2023?
È stata attuata, quindi, una rivalutazione oltre quella già prevista per chi percepiva un importo della pensione 4 volte quello minimo. Nello specifico, infatti, è stata stabilita una percentuale anche per i trattamenti superiori.
Quindi per i trattamenti pari o inferiori a 5 volte il trattamento minimo si avrà una rivalutazione dell’85%. Si tratta, quindi, dei pensionati che nel 2022 hanno percepito una quota della pensione compresa tra i 2.101,52 e 2.562 €.
Ciò verrà anche applicato a chi ha percepito una quota della pensione 6 volte il trattamento minimo; in questo caso la rivalutazione sarà del 53%. Si tratta, quindi, di un aumento per chi ha percepito una quota della pensione compresa tra i 2.626 e 3.152 €.
A ciò si aggiunge anche la rivalutazione per chi ha una quota della pensione superiore a quella di 6 volte il minimo ma pari o inferiore a 8 volte il trattamento minimo. In questo caso la rivalutazione è del 47%. Inoltre anche chi ha percepito una quota della pensione pari o inferiore al 10 volte il trattamento minimo, si ha una rivalutazione del 37%.
Infine è prevista anche una rivalutazione per chi ha una quota della pensione superiore alle 10 volte il trattamento minino; in quest’ultimo caso si tratta di una rivalutazione del 32%.
Insomma questo è quello che molti pensionati devono sapere riguardo il loro assegno e quindi riguardo l’aumento previsto.