Non ci sono delle belle notizie per i pensionati e sulle pensioni del 2024: chi compie questi anni avrà una brutta notizia.
Il Governo Meloni è al lavoro per poter garantire una uscita anticipata dal lavoro ove possibile, con una riforma delle pensioni che sia idonea ad un periodo storico attuale di questo tipo. Le novità sono moltissime ed è questo sicuramente l’argomento caldo del momento. Tra le varie questioni aperte, c’è una categoria in particolare che se compie determinati anni nel 2024 non avrà una buona notizia. Meglio fare chiarezza.
Le Legge di Bilancio 2023 ha messo l’accento su non poche questioni, nuove e meno attuali. In ambito previdenziale sono stati fatti degli importanti cambiamenti se si considera la manovra precedente. L’obiettivo è poter dare una visione concreta e una continuità politica, così da poter osservare al meglio quanto previsto dalla legge mettendosi dalla parte dei pensionati.
Tra bonus e aiuti economici per i nuclei familiari, le idee riguardano anche i pensionati per poter uscire quanto prima dal lavoro. Se si rispettano determinati requisiti, si avrà la possibilità concreta di uscire dal lavoro o comunque di poter andare con un assegno al pari delle aspettative.
Si parla anche di aiuti per le famiglie, come l’Assegno Unico che è rivolto alle famiglie di lavoratori ma anche pensionati che mantengono i figli sino a quando non compiono 21 anni.
Insomma, una serie di novità interessanti e aiuti che possono cambiare totalmente il modo di vedere le cose in ambito lavorativo e pensionistico. Ma le notizie non sono terminate, tanto che gli esperti sollevano una questione su una determinata situazione.
La misura dell’Assegno Unico ha valorizzato il contributo per le pensioni, come da rivalutazione ISTA applicata ad inizio anno. Per mantenere una certa coerenza, si è pensato ad due cifre percentuali che si occupassero dell’inflazione e poi un adeguamento per dare alle somme un recupero congruo. La percentuale di riferimento è stata +7,3%.
Il cambiamento è di certo a livello economico, ma si parla anche di variazione in merito alla pensione anticipata.
La Quota 103 ha varato il nuovo strumento transitorio per poter uscire prima dal lavoro. Secondo la legge un lavoratore deve attendere di aver compiuto 67 anni con 20 anni di contributi versati.
La Quota 103 per il 2024 potrebbe non essere positiva per i nati del 1962. Per loro il Governo ha pensato ad una nuova proroga con una uscita anticipata se ci sono 41 anni di contributi versati.
Insomma, questo significa che lo strumento per uscire prima dal lavoro è attivo ma costerà e parecchio. I requisiti alla quale rispondere non sono pochi e ci saranno sicuramente delle domande alla quale rispondere da parte del Governo. Nel frattempo, si attendo altre notizie e considerazioni in merito a queste uscite anticipate dal lavoro.
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