Il mese di ottobre sarà molto importante per tutti coloro che percepiscono la pensione. A partire dai bonus fino ai conguagli. Ecco una lista di tutti gli aumenti previsti dalla prossima settimana.
A partire dall’adeguamento dell’importo fino all’andamento dei prezzi senza dimenticare poi un incentivo ottenuto una volta soltanto di €150 insieme al saldo della rivalutazione e alla presenza di una tredicesima più alta.
E’ questo ciò che i pensionati vedranno accreditato a partire dal mese di ottobre.
Durante il mese di ottobre ci saranno molte sorprese positive per tutti i pensionati. E questo è ciò che accade a seguito delle novità introdotte grazie al Decreto aiuti bis e al Decreto bis ter in cui sono state varate alcune misure ordinarie e straordinarie che comprendono anche la rivalutazione dell’assegno inerente al mese di gennaio del 2023.
Durante i prossimi mesi, ossia quel periodo che va da Gennaio a Marzo del prossimo anno, le pensioni verranno aumentate sempre di più.
Il mese di ottobre vedrà accreditato l’adeguamento dell’importo all’andamento dei prezzi. Di che cosa si tratta? Facendo sempre riferimento all’inflazione che ci troviamo a vivere, il governo Draghi ha scelto di aumentare l’importo pensionistico del 2%, un qualcosa che avrà luogo durante gli ultimi tre mesi di questo 2022.
Nel momento in cui si parla di aumenti delle pensioni del prossimo anno, si sta facendo riferimento ad una misura aggiunta dal governo in “via straordinaria” all’interno del decreto aiuti bis entrato in vigore nel mese di agosto.
Lo scopo di questo aiuto è quello di eliminare gli effetti negativi provocati dall’inflazione così che si possa sostenere coloro che percepiscono la pensione, un qualcosa che è possibile leggere all’interno dell’articolo 21 di questo provvedimento.
La misura, prevista per il mese di gennaio del 2023, è stata anticipata di 3 mesi. Si tratta di un qualcosa di transitorio e che comprende soltanto il trattamento pensionistico lordo, un aumento che verrà dato alle pensioni del mese di ottobre, novembre e dicembre del 2022.
Si tratta però di un qualcosa che interessa solo coloro che ottengono annualmente un importo che non supera i 35 mila euro e che quindi non portano a casa una pensione mensile superiore a 2.692 euro.
Coloro che rispettano questi requisiti, vedranno un aumento del 2%. In poche parole, a coloro che mensilmente viene accreditata una pensione di €1.000 vedranno €20 in più, chi invece ne percepisce €1500, otterranno €30 in più mentre, chi percepisce €2000 al mese, potrà avere una maggiorazione di €40.
Un aumento molto piccolo se si pensa all’inflazione che continua a salire, anche se in condizioni simili una cifra del genere potrebbe comunque essere di grande aiuto per tutti coloro che fanno fatica ad arrivare a fine mese.
Attraverso il decreto aiuti bis si è voluto anche anticipare il conguaglio del primo gennaio del 2022. In poche parole l’INPS ha preso la decisione di aumentare le pensioni provvisoriamente del 1,7% anche se la percentuale definitiva è pari al 1,9%.
In poche parole il conguaglio delle pensioni sarà dello 0,2%. E quindi, una pensione da €1000 vedrà l’aggiunta di €2 al mese che, uniti agli arretrati dall’inizio dell’anno fino ad ottobre, si parlerà di una cifra di €20.
Inoltre, sempre nel mese di novembre, attraverso il decreto aiuti ter sarà possibile ottenere anche un bonus singolo di €150. Si tratta di un’indennità prevista sempre per cercare di far fronte a tutte le inflazioni attuali.
Quest’ultimo bonus è un qualcosa che potrà essere ottenuto solo da coloro che non superano un reddito annuale di €20.000.
Durante il mese di dicembre arriverà poi la tredicesima il cui importo sarà molto più alto in quanto vedrà anche l’aggiunta della rivalutazione che avrà inizio ad ottobre.
In poche parole, coloro che non superano una pensione di 2.692 euro, avranno un aumento delle 2% anche nella tredicesima.
Questo incentivo potrà essere ottenuto da coloro che hanno un reddito compreso tra 6.816,55 euro e 6.971,49 euro.
Nel mese di gennaio del 2023 sarà il turno di una maxi rivalutazione che terrà presente dell’inflazione attestata dall’INPS.
Infatti, in base alle stime, sembra che questa quota possa superare di poco l’8%. Una di rivalutazione che comprenderà tutti i pensionati senza tener presente l’importo dell’assegno mensile.
Infatti, vedranno un aumento anche coloro che hanno una pensione superiore a 2.692 euro. Si tratterà però di una rivalutazione parziale presente solo per un importo preciso.
Il bonus massimo spetterà solo a coloro che ottengono una pensione fino a quattro volte il trattamento minimo, ossia di 2.097 euro.
Coloro che ottengono un assegno che va dalle quattro alle cinque volte, potranno vedere un ricalcolo del 90%. Chi invece supera di cinque volte, vedrà una rivalutazione del 70%.
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