Per conservare i cibi e farlo bene è meglio non rompere le confezioni in cui si trovano. Spesso siamo spinti dalla convinzione che occorrerebbe “far respirare” gli alimenti. E’ un’idea sbagliata, perché le scatole dei biscotti, le confezioni della frutta, i barattoli per le conserve non sono soltanto un modo utile per trasportare il cibo quando lo compriamo al supermercato. Le confezioni sono fatte anche per impedire ai cibi di deteriorarsi. Come ha affermato Antonio Caretto, presidente dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, le confezioni sono studiate appositamente per prolungare la fruibilità degli alimenti.
L’esempio più caratteristico è quello dei vegetali, che, se rimangono confezionati, si mantengono freschi e buoni più a lungo: gli imballaggi impediscono la contaminazione da parte di eventuali germi e non fanno entrare l’ossigeno. In questo modo può essere evitato anche il pericolo dell’ossidazione dei nutrienti.
L’involucro è importante anche quando non si consuma tutto il cibo contenuto in una confezione, perché, attraverso di esso, si può richiudere nuovamente, seguendo le indicazioni riportate sulla confezione e usando gli adesivi, se sono presenti.
Antonio Caretto ha affermato anche che alcuni materiali per gli imballi sarebbero da preferire. Ad esempio, se si può scegliere, sarebbe meglio utilizzare il vetro, che non rilascia alcuna sostanza. L’esperto ha spiegato che le molecole presenti nelle plastiche o in altri materiali potrebbero anche passare negli alimenti. Per questo motivo l’Unione Europea richiede dei requisiti di sicurezza molto particolari anche nella fabbricazione degli imballaggi certificati.