L’Italia ha dichiarato guerra al traffico di esseri umani e l’Italia ha puntato il dito contro i mercenari russi della Wagner.
Queste persone hanno una grande influenza nel nord Africa, l’area principale dalla quale partono i migranti che affrontano un viaggio estenuante alla riserva di una prospettiva di vita migliore. Tanti si permettono di condurre queste persone a morte certa, chiedendo soldi per un viaggio dal quale molto probabilmente non usciranno vivi come abbiamo visto recentemente ad esempio nella strage di Cutro, grave da portare all’emanazione di un decreto. Tanti accusano anche la Meloni ma andiamo con ordine e vediamo quali sono le misure che il governo intende prendere per fermare l’enorme flusso immigratorio.
L’aumento delle partenze clandestine verso l’Italia è aumentato a ritmi vertiginosi e molto pericolosi perché avvengono sempre più spesso naufragi e morti ingiuste dietro alle quali c’è una situazione drammatica, a partire dalla stretta del governo in merito alla regolamentazione degli interventi delle Ong in mare fino al coinvolgimento di scafisti senza scrupoli che anche se riescono a bypassare le autorità italiane, conducono queste persone il più delle volte a morte certa con imbarcazioni di fortuna che non reggono al mare in tempesta.
Crosetto ha avvertito che la divisione di mercenari russi Wagner, sta utilizzando il suo potere nei paesi africani per aumentare le partenze e creare una strategia di guerra ibrida. Queste parole hanno causato la reazione da parte del capo della divisione, Yevgeny Prigozhin, che ha risposto al ministro della Difesa invitandolo a pensare ai propri problemi e non a quelli degli altri Paesi.
“noi non siamo al corrente di ciò che sta accadendo con la crisi migratoria, non siamo noi a occuparcene, guardiamo a ben altri problemi”.
Nel governo c’è la convinzione che l’influenza dei russi sia un motivo ulteriore per potenziare il controllo nell’Europa del Sud, così come già è successo ad Est. Fra l’altro sotto i fondali delle rotte più utilizzate per questi viaggi di fortuna ci sono i gasdotti, strategici per l’Italia e anche per altri Paesi. Crosetto ha poi invitato Ue e Nato a caprie che il fronte del Sud Europa sta diventando sempre più pericoloso.
In un clima in cui il governo si sta rendendo conto che una buona soluzione potrebbe essere il coinvolgimento della Marina militare che ha le giuste competenze e mezzi tecnologici per individuare i barconi in acque extraterritoriali, crescono intanto le tensioni per il decreto Cutro.
Dopo le tante polemiche per l’emanazione del decreto che impone delle norme per chi aiuta i migranti in mare, è arrivato da poco il decreto Cutro in seguito alla strage che ha visto morire quasi 100 migranti, la cui imbarcazione si è schiantata a poche centinaia di metri dalla riva.
Le nuove norme riguardano l’inasprimento di pene che già sono previste per gli scafisti ma anche l’introduzione del reato di morte o lesioni come conseguenza di chi organizza questi viaggi clandestini.
Ancora, il permesso di soggiorno verrà aumentato di 3 anni per gli stranieri con contratto a tempo indeterminato e gli ispettori del lavoro diventeranno ufficiali di polizia giudiziaria, fra le loro mansioni anche quella di controllare periodicamente i centri di accoglienza.
Il cuore della riforma è l’abrogazione delle norme sul permesso di soggiorno per protezione speciale. Tuttavia ci sono molti scettici che dicono che tale decreto peggiora la condizione di coloro che già vivono nel nostro Paese e aumenterà le irregolarità dei migranti.
Al momento si tratta solo di una proposta del Consiglio dei ministri e la bozza è sostanzialmente divisa in due parti, nella prima si parla di allargare i flussi migratori legali e nella seconda si parla di repressione e di come punire chi organizza i viaggi clandestini.
Tra le varie accuse in tema migranti non è esclusa nemmeno la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, accusata di cose raccapriccianti, come lei stesso ha detto alzando le mani e dicendo di avere la coscienza a posto ed essere pronta al confronto e allo scambio di opinioni.
“sono contenta di essere chiamata a prendere decisioni, è ovvio che non scegliere è più redditizio. sto cercando di dare a queso paese una politica migliore, un’idea per riforme buone”.
Alla presentazione del libro di Padre Antonio Spadaro, L’Atlante di Francesco. Vaticano e politica internazionale, la premier ha precisato che la geografia dell’Italia è buona perché offre il vantaggio di poter cooperare con i paesi africani.
“quello che vogliamo fare in africa è investire e creare lavoro. so che molti africano non vogliono scappare ma semplicemente essere aiutati nel loro luogo di origine. serve misericordia, proprio come ricorda spesso il papa”.
Giorgia Meloni ha detto con amarezza di essere stata accusata di atti terribili ma afferma che la sua coscienza è a posto. Ha puntato il dito contro coloro che lucrano sui migranti e poi ha avuto parole dure anche per chi ha avuto da ridire sul decreto Cutro, dichiarando ai giornalisti che è più semplice dare la colpa alla criminalità organizzata o ai mercenari Wagner, piuttosto che prendere in mano la situazione e fare concretamente qualcosa per cambiarla.
Tanti punti di discussione quindi e fra l’altro non è nemmeno chiaro se il decreto Cutro diventerà realtà o no. In alternativa si ragiona sulla collaborazione con l’Europa, ad esempio Palazzo Chigi da tempo chiede a Bruxelles e ai partner di rafforzare i controlli sulle frontiere marittime.
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