I capricci… un tasto dolente per moltissimi genitori. Esiste però una domanda da fare loro e vedrete come cesseranno immediatamente di farli.
Il terrore di molti genitori è quello che riguarda le fasi dei capricci dei propri figli. Ciò che preoccupa maggiormente è il fatto di trovarsi e di sentirsi incapaci di placare questi momenti snervanti e poi c’è la parte della pazienza che non sempre c’è. Esiste però un sistema che farà terminare immediatamente il capriccio dei vostri bambini.
Questa è una delle principali risposte che danno i genitori di fronte alla domanda: “Com’è fare il genitore?”. Sicuramente non esiste un termine preciso per indicare cosa una mamma o un papà prova nel crescere il proprio bambino perché si tratta di una delle esperienze più belle e significative della vita.
Tuttavia, ci sono delle fasi che preoccupano quasi tutti e una di queste è caratterizzata dai capricci. Questo può essere catalogato come uno degli ostacoli di questo lungo percorso e sono delle prove che vanno superate. Educare i bambini non è affatto semplice come potrebbe sembrare e quando giungono le crisi di capricci, molto spesso ci troviamo in seria difficoltà.
Tuttavia, il bambino non li fa con cattiveria o perché vogliono spazientirci o renderci nervosi, tutt’altro. Infatti, non appena comprendono cosa hanno fatto ci rimangono male e i più grandicelli chiedono scusa. Il loro intento è capire, inizialmente involontariamente, con chi e fino a dove possono spingersi.
Ci sarà sempre uno dei due genitori che tende a cedere rispetto all’altro e al bambino basterà capire in poche occasioni con chi potrà approfittarsene. Siamo sempre al solito discorso: non è cattiveria o strategia la loro, ma semplicemente è imparare a conoscere e stare al mondo.
Questo loro sistema però, può essere snervante per noi adulti, anche perché inizialmente partiamo con spiegare le cose, ma poi la pazienza ha un limite anche per coloro che ne hanno infinita. Ognuno poi conosce il proprio bambino e trova il proprio metodo, ma quello che ha escogitato una mamma è incredibile.
La crescita del proprio bambino è qualcosa di magico e ci si stupisce come ogni giorno fanno dei progressi incredibili. Tuttavia, come ci sono momenti speciali, belli e gioiosi ci sono anche quelli snervanti e stancanti, come quelli dei capricci.
Queste loro reazioni iniziano gradualmente e mano a mano che passa il tempo diventano sempre più insistenti, costanti e molto spesso immotivati. Tutto quello che dicono loro deve essere fatto e se non si fa è un capriccio, se non si compra ciò che dicono loro è un capriccio… Insomma, questo può accadere anche per intere giornate.
In molti credono che il metodo corretto sia la punizione o il rimprovero, ma non sempre funziona perché si rischia di accentuare maggiormente il loro disagio e questo si traduce in capriccio accentuato. Bisogna invece trovare il sistema per placare la crisi che ovviamente con gli anni passano.
Cari genitori, la fase dei capricci e di ribellione arriva per tutti, ma ovviamente ogni bambino ha i suoi tempi anche per queste cose. Per questo motivo è bene tenersi pronti per quanto accadrà. Una mamma si è trovata nel pieno della fase dei capricci e ha capito che con le punizioni non funzionava.
Così, dopo aver notato la figlia che ha iniziato con i capricci estenuanti dopo l’inizio della scuola, ha deciso di rivolgersi alla psicologa della scuola per chiedere aiuto e dei consigli utili. La professionista non ha fatto molti giri di parole, ma le ha consigliato solo di rivolgere alla bambina una semplice domanda in modo da riportarla allo stato di calma.
La domanda è anche molto semplice da comprendere dai bambini ed è: “E’ un problema grande, medio o piccolo?” Penserete che per un bambino piccolo sia difficile comprendere tale quesito, ma vi state sbagliando. Anche i più piccoli hanno la capacità di distinguere l’entità di un problema e sono in grado di analizzarlo.
Dopo che vi darà la risposta bisogna accettare la loro risposta, ma bisognerà spiegare che i problemi grandi sono quelli che non hanno alcuna soluzione, i medi hanno bisogno di una riflessione, mentre quelli piccoli si possono risolvere con semplicità.
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