Per i diritti televisivi della Serie A è corsa a tre tra Dazn, Sky e Mediaset (e c’è la possibilità di una partita in chiaro a turno)

La sfida per i diritti televisivi della Serie A a partire dalla stagione 2024/2025 e fino a, al massimo, cinque anni, come prevede la nuova legge Melandri, vede tre protagonisti in campo: Dazn, che tuttora possiede in esclusiva il diritto di trasmettere tutte le partite del nostro massimo campionato, Sky e Mediaset, che vorrebbe invece avere per sé almeno una gara a turno da far vedere in chiaro. Si sono sfilate, invece, la Rai e persino Amazon che, dal canto suo, avrà solo la partita del mercoledì di Champions League da trasmettere ai suoi clienti. Nessuna offerta sul piatto, però, ha soddisfatto il minimo di 1,15 miliardi di euro a stagione presente nel bando, ed è per questo che si andrà a trattative private.

Milinkovic Kavra Marusic
Sergej Milinkovic-Savic, centrocampista della Lazio, Khvicha Kvaratskhelia, esterno d’attacco del Napoli, e Adam Marusic, terzino biancoceleste – Nanopress.it

Tutto da rifare per i diritti televisivi della stagione 2024/2025 (e oltre) della nostra Serie A. L’assemblea di Lega in via Rossellini di stamattina, infatti, ha portato a una fumata bianca perché nessuna delle tre emittenti in corsa ha soddisfatto i criteri del bando, il cui minimo era stato fissato in 1,15 miliardi di euro, 200 milioni in più rispetto al precedente triennio in cui era stata Dazn a spuntarla sulle altre pretendenti. Sarà sempre la piattaforma di streaming, assieme a Sky e Mediaset, ma non ad Amazon e Rai come si era vociferato in questi giorni, ad andare a trattative private per cercare di strappare quante più partite possibili da trasmettere sul proprio canale.

Quali sono i pacchetti per i diritti televisivi della Serie A per Dazn, Sky e Mediaset, con la tv di Berlusconi che punta a trasmettere almeno una partita in chiaro a giornata

Con l’obiettivo, appunto, di superare i 927,5 milioni di euro a stagione incassati per lo scorso triennio, la Lega di Serie A potrebbe vendere, grazie alle modifiche alla legge Melandri per cui la nuova concessione dei diritti televisivi può estendersi da un minimo di tre anni a un massimo di cinque, dei pacchetti diversificati, oppure in caso di offerte insoddisfacenti, aveva detto l’ad della Lega, Luigi De Siervo, ci potrebbe essere la distribuzione diretta o con un fondo a sostegno attraverso un canale ufficiale della stessa Serie A.

De Siervo
Luigi De Siervo, l’amministratore delegato della Lega Serie A – Nanopress.it

Ipotesi piuttosto remota, in effetti, perché l’ideale sarebbe – anche per i presidenti dei club che avevano aiutato a stendere il bando e quinti attrarre quante più emittenti al nostro massimo campionato – quella di affidare la concessione di sei o sette partite a Dazn, due o tre a Sky e una riservarla alla trasmissione in chiaro, e quindi a Mediaset.

Ecco, la possibilità di avere anche partite da vedere senza dover pagare nulla è la grande novità di tutti i pacchetti, a eccezione di uno, il settimo, che offre invece la co-esclusiva totale di tutti gli incontri alle altre due piattaforme. Ma accanto a uno che spegnerebbe i sogni di gloria del Biscione, l’unico attore rimasto in campo per la trasmissione in chiaro, ce n’è un altro che addirittura renderebbe possibile vedere addirittura più di due incontri a giornata (79 incontri stagionali), ed è il quarto. Nel primo, invece, sarebbero solo cinque i match che ci potremmo gustare su Canale 5 o chi per lei, e così via, con l’ottavo che, nei fatti, farebbe contenti tutti.

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