Sono in aumento in queste ultime settimane i contagi da Covid19. Aumentano gli asintomatici e anche le reinfezioni. Inoltre secondo le stime il tasso di mortalità per le persone non vaccinate, aumenta di 7 volte rispetto a coloro che hanno completato il ciclo di vaccinazione.
Dunque secondo le ultime stime dell’Istituto superiore di sanità, i no vax corrono un rischio di morte di 7 volte maggiore e di 3,5 di finire in terapia intensiva, rispetto ai vaccinati.
Secondo le stime dell’Istituto superiore della sanità, il tasso di mortalità o la probabilità di finire in terapia intensiva è molto superiore da parte dei soggetti che non si sono sottoposti al vaccino, rispetto a coloro che l’hanno fatto.
Infatti la mortalità della popolazione di età superiore ai 12 anni, che ha contratto il virus senza possedere alcun vaccino è pari a 11 soggetti ogni 100mila abitanti; 6 volte superiore rispetto a coloro che hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni. Differenza che sale a 7 volte, nei confronti di coloro che posseggono anche la dose booster e ad 8 per tutti gli over 80.
Nel caso invece dei ricoveri in terapia intensiva, la media per i no vax è di 2 ricoveri su 100mila abitanti. Circa il doppio rispetto a chi ha completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni ed il triplo rispetto a coloro che invece posseggono la dose aggiuntiva.
Le analisi sono state attuate prendendo in considerazione il periodo che va dal 9 maggio al 12 giungo 2022. Dunque vaccinarsi è un atto necessario per tutelare soprattutto la propria salute, oltre che a quella altrui.
Nell’ultimo periodo nonostante le temperature e l’allentamento delle restrizioni, i contagi da Covid19 sono in netto aumento. Precisamente nelle ultime due settimane vi sono stati circa 884.539 nuovi casi con 352 decessi. Rispetto alle due settimane precedenti dunque sono aumentati di 300mila i nuovi casi.
Un dato rilevante è l’aumento di asintomatici, pari al 74% e anche quello delle reinfezioni. Per reinfezioni si intende coloro che hanno già contratto il virus in precedenza e che sono stati poi nuovamente contagiati.
Le stime hanno riportato che nelle ultime settimane più di un caso su 10 sono reinfezioni, con una percentuale pari al 10,8% su tutti i casi di contagio. In particolare il rischio di reinfezione si manifesta maggiormente nelle donne rispetto agli uomini, in quanto molto spesso svolgono mansioni di maggiore esposizione.
O anche nella fascia più giovane della popolazione, quella compresa tra i 12 e i 49 anni. Il maggior rischio nei più giovani è riconducibile alla maggiore esposizione a causa della maggiore partecipazione alla vita notturna e in generale alla socialità.
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