Per i sondaggi, diminuisce ancora il distacco tra il Pd e Fratelli d’Italia

Nella festa dei lavoratori, il primo maggio, come ha lavorato il governo di Giorgia Meloni, che ha approvato il decreto Lavoro, hanno lavorato anche i sondaggisti, in particolare quelli di Swg per il tg di La7. Dalle rilevazioni di questa settimana, un dato balza all’occhio più degli altri: la distanza tra Fratelli d’Italia e il Partito democratico di Elly Schlein si è nuovamente ridotta, nonostante, tra l’altro, anche lo schieramento della presidentessa del Consiglio abbia aumentato i suoi consensi dal 24 aprile.

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Giorgia Meloni, presidentessa del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia, ed Elly Schlein, segretaria del Partito democratico – Nanopress.it

Al tempo stesso, però, è aumentato il gap tra i dem e il MoVimento 5 stelle che ha diminuito, anche se di pochissimo, le percentuali nelle proiezioni di voto. Come i pentastellati, poi, hanno perso anche la Lega di Matteo Salvini, ma non Forza Italia di Silvio Berlusconi, e Azione di Carlo Calenda, anche qua, lo stesso trend non si è visto per Italia Viva dell’ex alleato Matteo Renzi. Nota positiva per tutti: anche questa settimana è diminuita la quota di potenziali astensionisti.

Per i sondaggi, la distanza tra Fratelli d’Italia di Meloni e il Pd di Schlein è di 7,3 punti percentuali. Aumenta il gap tra i dem e l’M5s

La settimana appena trascorsa, iniziata con i festeggiamenti del 25 aprile e le polemiche che ne sono scaturite, si è conclusa con il via libera di ieri del decreto Lavoro da parte del Consiglio dei ministri. Non è stato tutto semplicissimo, innanzitutto perché il governo di Giorgia Meloni, per la prima volta, è stato battuto alla Camera sull’approvazione dello scostamento di bilancio (di 3,4 miliardi di euro) che sarebbe poi servito per attuare tutte le misure pensate dall’esecutivo per dare una risposta agli italiani sul tema del lavoro, appunto, ma anche perché anche i sindacati non hanno accolto con favore le idee e soprattutto la scelta di approvarlo nel giorno della festa dei lavoratori.

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Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e vicesegretario della Lega – Nanopress.it

Nonostante questo, però, almeno per il partito della premier, Fratelli d’Italia, i sondaggi di Swg per il tg di La7 hanno dimostrato che le cose non sono andate male, per lo meno non in senso assoluto. Rispetto a una settimana fa, infatti, il primo schieramento alle politiche del 25 settembre (e non solo) ha guadagnato lo 0,2% delle potenziali preferenze, tornando di fatto a crescere dopo un periodo in cui, invece, aveva perso un po’ di terreno. Con il 28,8% dei consensi, Meloni è ancora prima ma, al tempo stesso, ancora una volta è diminuita la distanza con il Partito democratico di Elly Schlein che, a modo suo, ha dovuto far fronte, in settimana, ad altri problemi.

Ecco, le consulenze di armocromia della neo segretaria dem non hanno inficiato sullo schieramento del Nazareno, che invece è quello che (ancora una volta) è cresciuto di più, portando a casa un altro 0,4% utilissimo alla causa, specie in vista delle amministrative e delle europee del prossimo anno. Quanto alla distanza, con il nuovo 21,5% delle preferenze, il Pd è lontano da FdI di 7,3 punti percentuali, ed è più lontano anche dal MoVimento 5 stelle di Giuseppe Conte che, dal canto suo, ha perso qualcosina, oltre che aver visto approvare una nuova versione del reddito di cittadinanza che partirà dal primo gennaio 2024.

Con appena lo 0,1% dei consensi in meno rispetto a una settimana fa, i pentastellati sono fotografati al 15,3% delle potenziali preferenze, hanno un gap di 6,2 punti da Schlein, è vero, ma hanno aumentato, a loro volto, il proprio dalla Lega. Lo schieramento del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché vicepremier, infatti, è quello che ha perso più di tutti dal 24 aprile lasciando ancora uno 0,3% e arrivando al 9% tondo tondo.

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Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, Licia Ronzulli, capogruppo forzista al Senato, e Matteo Salvini, segretario federale della Lega, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e vicepremier – Nanopress.it

Come dal Carroccio si è continuato a perdere, alla stessa maniera Forza Italia di Silvio Berlusconi, sempre ricoverato al San Raffaele di Milano, ha proseguito nella sua scia di crescita, portando a casa uno 0,2% in più che ha sancito anche l’affiancamento dal fu terzo polo con il 6,8% delle preferenze.

A proposito di Azione di Carlo Calenda e di Italia Viva di Matteo Renzi, il primo ha perso lo 0,1% ed è arrivato al 4,3% dei consensi, quindi ben oltre la soglia di sbarramento, l’altro la stessa percentuale l’ha guadagnata, portandosi al 2,5% e quindi di poco al di sotto del 3%, da cui si sono affrancati dall’alleanza Verdi e Sinistra. I due schieramenti di Angelo Bonelli, Eleonora Evi e Nicola Fratoianni sono saliti dello 0,2% in una settimana e sono fotografati ora al 3,2% delle preferenze.

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Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana e deputato dell’alleanza Verdi e Sinistra, Giuseppe Conte, presidente del MoVimento 5 stelle, ed Elly Schlein – Nanopress.it

Nelle zone calde, +Europa di Riccardo Magi ha perso ancora un po’ di terreno e rispetto al 24 aprile è scesa dello 0,1% che ora vede gli ex radicali al 2,3% dei consensi, ovvero la stessa percentuale su cui viaggiava, la scorsa settimana, Per l’Italia con Paragone dell’ex senatore del MoVimento 5 stelle, che però ha visto una riduzione delle percentuali dello 0,2% ed è al 2,1%. Tra gli ultimi a essere stati oggetto del sondaggio di Swg per il tg di Enrico Mentana, c’è Unione popolare dell’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che è rimasto uguale a com’era, ovvero all’1,8%.

Anche questa settimana è diminuita la percentuale di astensionisti

Al di là dei più e dei meno accanto ai trend rispetto a una settimana fa, i partiti, e quindi tutti, possono gioire, perché, secondo le proiezioni dell’istituto di ricerca, anche questo lunedì è scesa di un punto la percentuale di persone indecise, che sono il 36% dei rispondenti al sondaggio. Il dato non può essere considerato positivo in generale, è chiaro, ma è una conferma rispetto al 24 aprile, e può continuare a essere un punto di partenza per evitare che anche alle prossime politiche, che saranno lontane o chissà, non si registri il record negativo di affluenza.

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