Mercoledì sera, 26 luglio 2023, le forze militari nigerine hanno circondato la residenza di Mohamed Bazoum, attuale presidente in Niger, e hanno dato seguito ad un colpo di Stato. È stato imposto il coprifuoco, c’è stata la chiusura dei confini e hanno sequestrato il presidente nigerino.
Per la Francia però questo golpe non è una situazione definitiva, anzi sono convinti che presto si tornerà alla legalità nel Paese. Sia Macron, presidente francese, che Colonna, ministro degli Esteri, hanno condannato quanto avvenuto in Niger e hanno richiesto l’immediato rilascio del presidente Mohamed Bazoum e della sua famiglia. Anche Ecowas si è accodata all’appello chiarendo che per loro l’unico vero presidente del Niger rimane Bazoum.
Colpo di Stato in Niger, per la Francia non è una situazione definitiva
Per la Francia non è definitivo il colpo di Stato che si è verificato nella serata di mercoledì, 26 luglio 2023, in Niger dove i golpisti hanno sequestrato Mohamed Bazoum il presidente eletto democraticamente. Queste sono le dichiarazioni fatte da Catherine Colonna, ministro degli Esteri della Francia.
Emmanuel Macron, presidente francese, ha reso noto che più volte ha parlato con Bazoum in queste ore e ne ha chiesto l’immediato rilascio.
Queste le dichiarazioni del presidente francese fatte mentre sta ultimando la sua visita in Papua Nuova Guinea.
Il ministro francese colonna ha affermato che dalle informazioni in suo possesso il presidente nigerino si trova in buone condizioni di salute.
Si è poi unita all’appello del presidente francese chiedendo il rilascio del presidente e della sua famiglia in completa sicurezza al fine di poter ristabilire l’ordine costituzionale in Niger.
I protagonisti del golpe hanno accusato la nazione francese, che sul territorio nigerino ha circa 1500 soldati, di aver violato la chiusura delle frontiere applicata nel momento del colpo di Stato.
La violazione sarebbe avvenuta facendo atterrare un aereo militare francese all’interno dell’aeroporto internazionale di Niamey.
Per questo i golpisti hanno chiesto il rispetto di tutte le disposizioni imposte a partire dalla serata di mercoledì e che sono state decise dalla giunta.
Tra le disposizioni oltre alla chiusura delle frontiere c’è anche l’imposizione del coprifuoco che va dalle 22 alle 5, entrambe le misure non hanno un’attuale data di scadenza ma permarranno finché i golpisti lo riterranno necessario.
Ecowas chiede l’immediato rilascio del presidente e il ripristino della legalità in Niger
Ecowas, la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, ha chiesto che il presidente Mohamed Bazoum venga immediatamente rilasciato e che nonostante il golpe è considerato il legittimo e legale presidente del Niger che è riconosciuto dall’Ecowas.
Per il capo diplomatico francese Ecowas si è spiegato molto bene e con chiarezza, si ipotizza che nella giornata di domenica ci sarà un possibile vertice per affrontare al meglio questo tentativo di colpo di Stato.
Colonna ha condannato fortemente il tentativo di golpe in Niger e ha chiarito che se lei e la Francia continuano a parlare di tentativo è perché non ritengono che sia una situazione definitiva anzi credono che presto verrà ristabilita la legalità nella nazione.