La Supermedia di Agi/YouTrend non sorride neanche questa settimana a Giorgia Meloni, la presidentessa del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia. Il suo partito, che già aveva visto un arretramento il 20 gennaio, continua a scendere i consensi secondo la media dei sondaggi. Ma se alla premier le cose vanno male, non hanno niente di cui gioire neanche gli altri schieramenti, tutti a eccezione del MoVimento 5 stelle, l’alleanza Verdi e Sinistra Italiana e +Europa, che rosicchiano, però, davvero poco.
Il Partito democratico, come sempre, cala di consensi, ma non per Euromedia Research – che ha fatto i suoi sondaggi per Porta a Porta -, che invece lo colloca addirittura al secondo posto davanti ai vecchi alleati pentastellati. Quanto a chi dovrebbe vincere le primarie, Stefano Bonaccini è così avanti, dicono, che potrebbe già considerarsi il successore di Enrico Letta senza che ci sia una consultazione popolare. Per lo stesso istituto di ricerca, tra l’altro, Meloni aumenta la percentuale di mezzo punto rispetto a una settimana fa.
La Supermedia di Agi/YouTrend non premia neanche questa settimana Meloni, quasi in discesa libera
Le frizioni con gli alleati sul decreto immigrazione, nate e morte nello stesso giorno, ieri, le polemiche per le parole di Carlo Nordio, l’impopolarità delle decisioni sul caro carburanti per cui ci si è salvati in corner all’ultimo, sempre ieri, stanno minando le percentuali da capogiro che Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni erano riusciti a ottenere con fatica nell’ultimo anno, e in misura maggiore da dopo le politiche del 25 settembre.
Insomma, la luna di miele è finita, e lo dicono i sondaggi, anzi la Supermedia di Agi/YouTrend che si occupa di fare una media tra tutte le rilevazioni proposte durante la settimana dai vari istituti di ricerca. Rispetto a sei giorni fa, infatti, il partito della prima presidente del Consiglio donna della storia della Repubblica italiana perde ancora uno 0,6% dei consensi e arrivando al 29,7%. Non sarebbe poco in assoluto, ma non è poco nel concreto sia perché da dopo le vacanze natalizie si è perso oltre un punto percentuale (1,3%, per la precisione), ma anche perché pure le altre forze della maggioranza non possono sorridere.
In una settimana, la coalizione di centrodestra è calata dell’1,3% arrivando al 46,2% totale. Rimane nei fatti prima per distacco, esattamente come Fratelli d’Italia, ma non brilla, ecco. E non brilla anche perché l’altra caduta vertiginosa ce l’ha la Lega di Matteo Salvini, arrivata al 9% prima di Natale e ora fotografata all’8,5%. Tiene, tutto sommato, Forza Italia di Silvio Berlusconi che, paradossalmente, pur cedendo qualche pezzo (flette di appena lo 0,2%) rimane in carreggiata, e al sesto posto, con il suo 6,8%.
Se le cose vanno male, però, per la maggioranza che sostiene il governo, non vanno di certo meglio per le altre compagini. Il Partito democratico, per esempio, continua la sua discesa negli inferi e perde anche oggi lo 0,2% che lo conferma come terzo schieramento ma sempre più lontano dal MoVimento 5 stelle di Giuseppe Conte, che invece guadagna la stessa percentuale.
Ora sono, quindi, rispettivamente al 15,6% e al 17,7% secondo la Supermedia. A racimolare qualcosa, poi, c’è l’alleanza tra Europa Verde e Sinistra Italiana di Angelo Bonelli, Eleonora Evi e Nicola Fratoianni, ora 3,6% contro il 3,1 del 20 gennaio. Perdono, in conclusione, anche il terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi, che cede lo 0,3% e +Europa di Benedetto Della Vedova ed Emma Bonino, ancora sotto la soglia di sbarramento e adesso anche con lo 0,1% in meno (sono al 2,5%).
Secondo Euromedia Research, i numeri sono un po’ diversi e Fratelli d’Italia guadagna, esattamente come il Partito democratico
Non sono dello stesso avviso i sondaggisti di Euromedia Research, che hanno diffuso i loro dati per Porta a Porta, il programma di Bruno Vespa. Secondo gli intervistati dell’istituto di ricerca diretto da Alessandra Ghisleri, infatti, non solo non perde Meloni, ma guadagna anche lo 0,5% dal 14 dicembre e si proietta al 29,1% dei consensi (che, in realtà, è meno di quanto dicono dalla Supermedia).
E se le cose sono diverse per Fratelli d’Italia, per il Pd di Enrico Letta lo sono ancora di più. Perché per i sondaggi diffusi ieri nel corso della puntata, i dem hanno superato i vecchi alleati pentastellati. Aver sistemato le cose per le primarie, infatti, ha portato a un aumento di consensi dell’1,4%, che significa 17,2%, la stessa percentuale da cui è caduto il movimento dell’ex premier, che ora è al 17%.
La peggiore situazione, però, è quella del Carroccio, al 9,7% più di un mese fa e all’8,5% ora che è anche sceso di una posizione in favore di Azione e Italia Viva dei due ex dem che hanno lo 0,1% e sono all’8,6%. I forzisti del Cavaliere perdono, invece, poco e sono al 7,6% (contro il 7,8% di prima delle vacanze). Sono comunque tranquilli perché il distacco con i rossoverdi è comunque piuttosto ampio (di cinque punti percentuali, nello specifico), che, dal canto loro, rimangono nella stessa posizione e alle stesse percentuali, esattamente come Per l’Italia con Paragone dell’ex senatore pentastellato, al 2,5, e +Europa, al 2,4%. Perdono lo 0,1% Noi Moderati di Maurizio Lupi, ora fotografati allo 0,5% e Impegno Civico (quello che era il partito di Luigi Di Maio), che arriva allo 0,1% contro lo 0,5% di un mese fa.
Gli elettori del Partito democratico intervistati da Euromedia Research, poi, preferirebbero come segretario da scegliere alle primarie del 26 febbraio (esattamente fra un mese) per il 54% Stefano Bonaccini agli altri candidati, che vengono anche triplicati. Elly Schlein, per esempio, è al 18,1%, Gianni Cuperlo al 7,8% e Paola De Micheli al 6,3% e contro un 13,8% che è ancora indeciso.
Tra i simpatizzanti dem, non solo, il 63,8% crede che effettivamente il governatore dell’Emilia Romagna sostituirà il leader pisano, mentre lo pensa “solo” il 44,2% del totale del campione. Crede, invece, che la spunterà la sua ex vice, ora deputata, il 13,8% degli elettori del Pd e il 10,1% del totale, percentuali che si abbassano ulteriormente con l’ex presidente del partito (2,6% e 3,5%) e con l’ex ministra dei Trasporti (1,7% e 3,5%). Non sanno o non rispondo il 38,7% del totale e il 18,1% degli elettori dem.