Nonostante la stabilizzazione dei prezzi del metano all’interno dei mercati europei, i prezzi delle bollette di luce e gas ritornano a salire. I consumatori pagheranno il 22,4% in più.
Le bollette di luce e gas tornano a salire. A quanto pare il rincaro sarebbe di circa il 22,4% in più. Questa crescita pare sia dovuta al nuovo “decreto bollette”.
A quanto pare, nonostante l’abbassamento dei prezzi del metano all’interno dei mercati europei, le tariffe delle bollette di luce e gas ritornano a salire. I consumatori subiranno un rincaro di circa il 22,4%.
Dunque, nonostante le quotazioni in ritirata, che hanno raggiunto il -3,4% negli ultimi 30 giorni, sono state introdotte dal nuovo “decreto bollette” del governo Meloni alcuni oneri generali.
A quanto pare questo nuovo decreto da un lato ha confermato il congelamento dell’Iva al 5%, mentre dall’altro ha aggiunto degli oneri generali.
A confermarlo è stato l’Arera, ossia l’autorità che regola i settori di Reti, Energia e Ambiente, la quale ogni mese aggiorna le variazioni delle tariffe per la materia prima.
Il nuovo aumento arriva dopo ben tre cali: gennaio (-34,2%), febbraio (-13,4%) e marzo (-13,4%).
“Ci stiamo dirigendo sulla strada della normalità. In cui il sistema è chiamato all’equilibrio senza il ricorso a finanze dello Stato per fronteggiare la crisi”.
Ha affermato Stefano Besseghini, presidente dell’Arera.
L’indice di riferimento del mercato europeo, la piattaforma olandese Tts, ha previsto che le quotazioni saranno sotto i 40 euro fino a settembre, per poi risalire sopra i 50 negli ultimi tre mesi dell’anno 2023.
Le variazione dei prezzi di luce e gas dipendono dalle variazioni dei prezzi delle tariffe sui mercati internazionali. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, si è temuto per un’improvvisa interruzione delle forniture di gas da parte della Russia in Europa.
Per questo motivo le tariffe delle bollette sono aumentate vertiginosamente. Secondo la piattaforma olandese Ttf il prezzo massimo è stato raggiunto lo scorso agosto, il quale era pari a 340 euro.
Dunque, molti paesi europei si sono attivati non solo per trovare fonti alternative di approvvigionamento, tentando di aumentare i flussi provenienti da gasdotti alternativi o attraverso il consumo di gas naturale liquefatto. Ma hanno anche cercato di ridurre il più possibile i consumi. Tutto ciò ha fatto si che vi fosse una netta riduzione, durante gli ultimi mesi, dei prezzi di gas e luce.
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