Una notizia positiva ci viene dall’Istat: dal 2009, ad oggi il tasso di disoccupazione è sceso ai minimi. A maggio si sono avuti circa 21mila occupati in più, portando così il trend a crescere ancora quest’anno.
Le stime per il solo 2023, viaggiano verso il positivo per quel che riguarda il tasso di occupazione. Cerchiamo di capire meglio.
L’occupazione sale e, al tempo stesso, la disoccupazione scende ai minimi dal 2009. Questo è ciò che viene fuori dagli ultimi rapporti Istat in relazione, proprio, all’occupazione in Italia. Nel solo mese di maggio, infatti, si sono avuti corca 21mila occupati in più, portando così il trend a crescere. Come tale è anche la continua crescita mensile, che va a +383mila su anno.
Secondo i dati Istat, l’occupazione cresce sì, ma rallenta il ritmo. Infatti, solo a maggio, l’incremento è dello 0,1%, pari a 21mila occupati in più rispetto ad aprile, come dicevamo. Ma l’effetto è da vedersi, in particolare, rispetto all’anno precedente. Gli occupati sono 383 mila in più, grazie anche all’effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti, ma anche degli autonomi. Ciò ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti, invece, a termine.
Ciò che conta, nei dati Istat, è anche il confronto che viene fatto fra i dati. Si osserva, infatti, specie a livello mensile, una crescita degli occupati tra gli uomini, i 25-34enni, gli autonomi e tra chi ha 50 anni. dall’altro lato, invece, vi è un calo tra le donne, tra i più giovani (15-24 anni), i dipendenti a termine e fra chi ha un’età compresa fra i 35 e i 49 anni.
Spicca però, su tutti, il dato del tasso di disoccupazione che, a maggio, è sceso al 7,6% in Italia. C’è da osservare, però, che quello giovanile dei ragazzi tra 15 e 24 anni peggiora ancora: infatti è salito al 21,7%, aumentando così di 0,9 punti percentuali. Nonostante tutto, però, questo tasso di disoccupazione del 7,6% si presenta essere il più basso a partire da aprile 2020 quando, sempre secondo i dati Istat, era pari al 7,5%, causa anche le restrizioni attuati, perché nel pieno del periodo del lockdown per la pandemia da Covid.
Se volessimo trovare un risultato, negli anni o nei mesi precedenti a quello preso in considerazione, più basso, bisogna risalire al mese di maggio 2009, quando il tasso di disoccupazione si attestava al 7,5%.
Dati che ci fanno ben sperare ma che guardano, anche e soprattutto, con attenzione ai giovani che, come l’Istat stesso ci dice, sono ancora coloro che patiscono maggiormente il peso della mancanza di lavoro e della disoccupazione.
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