Sono scattate 150 denunce a Catanzaro in merito a persone che percepivano il reddito di cittadinanza senza averne diritto.
La Guardia di Finanza le ha segnalate all’Inps, che ha provveduto a bloccare e revocare l’erogazione del sussidio.
Torniamo a parlare di furbetti del reddito di cittadinanza, coloro che stanno determinando una ricalibrazione importante di questo sussidio, per il quale la Meloni ha pensato a nuovi termini e requisiti proprio per evitare episodi del genere.
Troppo spesso infatti sentiamo di persone che abusano di questo sostegno pensato per coloro che non possono lavorare per validi motivi. Purtroppo dalla sua introduzione nel 2019 ha portato più danni che benefici e sebbene siano molte le storie di famiglie che riescono ad andare avanti grazie al reddito di cittadinanza, ce ne sono anche tante altre che parlano di truffe ai danni dello Stato e dei percettori che davvero ne hanno bisogno.
La storia di oggi arriva da Catanzaro, dove 150 persone sono state individuate dalla Guardia di Finanza e denunciate perché percepivano il reddito di cittadinanza senza averne diritto.
La segnalazione è arrivata chiaramente anche all’Inps, che ha bloccato immediatamente tali sussidi. Addirittura, alcuni non avevano mai presentato la dichiarazione dei redditi negli ultimi anni, altri ancora avevano possibilità economiche incompatibile con l’erogazione del reddito.
Gli illeciti sono emersi dalle attività che le fiamme gialle hanno condotto nell’ultimo anno per quanto riguarda la tutela della spesa pubblica nazionale.
Fra i soggetti denunciati ci sono 82 stranieri che non avevano il requisito vigente che prevede minimo 10 anni di residenza in territorio italiano.
I finanzieri di Catanzaro hanno controllato attentamente le posizioni di queste persone e hanno capito che percepivano illecitamente il reddito destinato ai bisognosi.
Alcuni di questi individui erano titolari di importanti disponibilità finanziarie, altri si erano distaccati dal nucleo familiare proprio per beneficiare del reddito ma la cosa più grave è che diversi percettori avevano legami con la ‘ndrangheta.
Fra coloro che sono stati denunciati c’è anche un imprenditore che per 20 anni non ha mai presentato la dichiarazione reddituale, in effetti i finanzieri avevano già fatto un controllo alcuni anni fa, contestandogli un’omessa dichiarazione dei redditi per oltre 1 milione di euro e un mancato versamento delle tasse pari a 720mila euro.
Le 150 persone in questione, denunciate alle Procure di Catanzaro e Lamezia Terme, rischiano una condanna fino a 6 anni di reclusione. Le indagini sono stata condotte dalla Guardia di Finanza di Catanzaro, Lamezia Terme e Soverato, i quali agenti hanno quantificato l’ammontare totale del reddito percepito senza averne diritto, in più di un milione di euro, mentre ammontano a 200mila euro i contributi bloccati dall’Inps a questi impostori.
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