Perché alcuni animali vanno in letargo in inverno? Per determinate specie della fauna l’inverno rappresenta un momento della stagione particolare, i cui cambiamenti impattano enormemente sulla normale esistenza condotta nel resto dell’anno, pertanto il letargo rappresenta una sorta di strategia della sopravvivenza per combattere il freddo e la riduzione di cibo. Una strategia che oggi viene messa in crisi dai mutamenti del clima, tanto che gli esperti hanno osservato alcune ‘stranezze’, come ad esempio orsi che si risvegliano prima del tempo a causa di inverni sempre più caldi, ‘fraintendendo’ un cambio di stagione ancora di là da venire, alterando in maniera preoccupante il loro equilibrio biologico. Gli animali in letargo necessitano infatti di questa sorta di lungo sonno invernale, e ogni specie si prepara accuratamente per resistere ai rigori che dovrebbero caratterizzare tale stagione: proviamo a sintetizzare in maniera generale come e perché gli animali vanno in letargo, modificando le proprie abitudini per sopravvivere all’inverno.
Cos’è il letargo?
Si può definire il letargo uno stato di quiescenza che viene assunto in varie forme e modalità da talune specie animali: ricordiamo tra gli altri orsi, ghiri, tassi, ma anche pipistrelli o rane, che attuano questa tattica di sopravvivenza, in cui le funzioni vitali si riducono al minimo: tra le altre cose cala la pressione del sangue, con il cuore che riduce a pochi battiti al minuto la normale frequenza, il respiro diventa più lento e irregolare, e di conseguenza la temperatura corporea si abbassa fino quasi al congelamento, raggiungendo in alcune specie massimo i 5 gradi centigradi. In questo periodo dell’anno non tutte le specie dormono profondamente, ma certo il metabolismo si riduce, e il peso accumulato nei mesi precedenti funge da riserva di grasso da consumare per far fronte alla scarsità di cibo e alle temperature troppo rigide.
Animali in letargo: come ci si prepara al ‘lungo sonno’
Gli animali che vanno in letargo lavorano nei mesi precedenti per questo appuntamento vitale, trascorrendo i mesi estivi ed autunnali a prepararsi a questo ‘grande sonno’, che ogni specie invero declina a modo proprio, in base alle peculiarità che connotano i vari esemplari di mammiferi, anfibi, rettili ed altri ancora che adottano tale strategia di sopravvivenza. Per superare l’inverno due cose sono fondamentali: fare ampie scorte di cibo e trovare un riparo sicuro e confortevole, e gli animali lavorano alacremente per raggiungere questi due obiettivi. Il letargo inoltre non è identico per tutti nella durata, dato che ci sono specie che addirittura possono arrivare a rintanarsi per 8-9 mesi prima di riaffacciarsi fuori dalla propria tana: come abbiamo anticipato non ci si limita a dormire, alcune specie addirittura si attivano nella riproduzione o allattano, ma l’aspetto distintivo degli animali che vanno in letargo resta il rallentamento di tutte le attività corporee, in modo da consumare la minor quantità di energia possibile.
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