Tanti sono i miti e le credenze, ma qualcuno teme proprio se si apre un ombrello in casa.
Molte persone sono legate a miti e credenze e in molti casi credono al tal punto da farlo diventare una questione di vita. Tanti potrebbero pensare che siano esagerati o che vi sia un limite, ma certe credenze vengono tramandate da generazione in generazione. C’è chi teme uno specchio rotto, chi del sale rovesciato e chi ancora dell’ombrello aperto in casa. Ma perché si teme tanto se qualcuno apre un ombrello quando è ancora in casa?
Le superstizioni non sono altro che delle spiegazioni razionali a dei fenomeni irrazionali. Questa credenza ha la capacità di influenzare letteralmente il pensiero e la condotta dell’essere umano durante la vita quotidiana. In realtà parliamo più che altro di una sorta di autoconvincimento su degli eventi futuri.
Per secoli e secoli le popolazioni si appoggiavano a delle credenze popolari e nonostante il progredire della scienza e nonostante tali credenze sono andate via via scemando, la scaramanzia e la superstizione permangono tutt’oggi. Molti ritengono che vi siano credenze alquanto bizzarre e assurde, ma nonostante questo ogni giorno si compiono gesti per allontanare la sfortuna.
Teniamo bene a mente che molte superstizioni hanno origini molto antiche e per questo motivo il vero significato è andato perso nel corso del tempo. Ma come sono nate le superstizioni? Le superstizioni nascono, come appena detto, in tempi antichissimi dove l’ignoranza regnava. Tuttavia, le persone hanno sempre cercato di dare delle spiegazioni logiche ai fenomeni.
Pensiamo anche solo a tutte quelle volte che, ancora oggi, abbiamo fatto la battuta su un temporale la cui causa è la rabbia divina. Chiaramente, per noi oggi non è così, ma nell’antichità questa era l’unica spiegazione plausibile. Ma torniamo a noi. Come mai, tutt’ora si ha la credenza che aprire un ombrello in casa porti così sfortuna?
Aprire un ombrello in casa porta sfortuna e chi è molto superstizioso lo sa benissimo. L’origine di tale credenza risale a tempi molto antichi, ossia ai Romani, ma con il passare degli anni è riuscita a colorarsi di numerose sfaccettature. Quindi per capire esattamente la sua origine, dobbiamo tornare all’antica Roma.
In quel tempo era buona usanza utilizzare l’ombrello durante il giorno con lo scopo di ripararsi dai raggi solari cocenti. Inutile dire che gli ombrelli di quegli anni non erano come sono quelli odierni. I materiali erano completamente diversi, ma la forma e la struttura era la medesima. Ad ogni modo, utilizzare questo oggetto per proteggersi dal sole era tollerato dal Dio del Sole, Apollo.
Aprirlo in casa invece, si trattava di una grande offesa per il Dio stesso in quanto non vi era alcuna ragione di utilizzo all’interno dell’abitazione. La stessa credenza valeva per gli antichi egizi in cui il Dio Ra consentiva di utilizzare l’ombrello fuori come riparo dal caldo e dal sole. All’interno della casa invece continuava ad essere una grave offesa.
Per entrambi gli Dei, l’utilizzo all’interno era simbolo di pioggia incessante e questo doveva essere assolutamente evitato. Teniamo presente un altro aspetto. In quel tempo l’ombrello aveva un grande valore simbolico. Infatti, gli egizi lo paragonavano alla Dea che proteggeva la terra (così come le persone) attraverso l’ombrello appunto.
Le epoche passano, ma la superstizione dell’ombrello permane anche nel Medioevo. In questa epoca storica invece, l’oggetto viene impiegato per lo più per ripararsi dalla pioggia. Per questo motivo, inizia ad assumere una struttura molto più rigida e realizzata con materiali più resistenti. Insomma, assume una forma simile a quella dei giorni nostri.
Arriviamo poi all’invenzione dell’apertura a molla degli ombrelli e stiamo parlando del meccanismo che conosciamo anche noi. Anche questo servì per alimentare delle credenze sull’interno. Infatti, ben presto si diffuse il pensiero che aprire l’ombrello al chiuso, con tale sistema, si potesse fare del male a qualcuno.
In molti si staranno chiedendo come mai in tutto questo la religione non sia stata tirata in ballo, ma siamo pronti per soddisfare tale curiosità. I preti, erano soliti a recarsi nelle case per dare l’estrema unzione con un ombrello nero in mano. Tale oggetto veniva poi posto vicino al capo del moribondo e questo, ben presto, venne associato al lutto e alla malattia.
Nei tempi più recenti invece, l’ombrello si utilizzava in casa (aperto) quando il tetto si rompeva e non si aveva abbastanza denaro per farlo riparare. Significa quindi portare povertà all’interno della casa. Ricordate inoltre che l’ombrello non va mai regalato, soprattutto se di colore nero!
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