I fulmini bianchi stanno scomparendo, e il motivo desta tanta preoccupazione perché è legato all’inquinamento. Ecco perché accade.
I fulmini sono un fenomeno naturale affascinante, ma allo stesso tempo temuto, per ovvie ragioni. Sin da piccoli li coloriamo di giallo nei disegni, ma i fulmini sono realmente gialli? La risposta è no, o almeno non solo. Infatti, i fulmini possono avere diverse sfumature di colore. Eppure, sempre più spesso capita di vedere fulmini gialli o arancioni. Questo purtroppo non è un buon segno, vediamo perché.
Colori dei fulmini: cosa ci comunicano
In generale, il colore naturale dei fulmini è il bianco. Questo avviene perché il fulmine è composto da una serie di scintille luminose che si muovono rapidamente, creando un’immagine di luce bianca.
Tuttavia, la percezione del colore dei fulmini può variare in base alla distanza, alla luce ambientale e alla presenza di inquinamento atmosferico o altre sostanze che influenzano la trasmissione della luce. Quindi, ogni colore che vediamo ha un motivo.
Per esempio, durante una forte pioggia, la luce può essere filtrata dalle gocce d’acqua, rendendo il fulmine rosso o rosa. Questo accade perché l’acqua agisce come un filtro per le onde luminose, facendo in modo che la luce rossa sia più visibile di quella bianca.
Inoltre, durante un temporale con grandine, il fulmine può diventare azzurro o viola, poiché il ghiaccio e l’acqua delle nuvole filtrano la luce in modo diverso rispetto alla pioggia.
Fulmini bianchi in via d’estinzione, il motivo è l’inquinamento
Il bianco, come abbiamo detto, è il colore naturale dei fulmini. Tuttavia, vedere questo fenomeno in bianco capita sempre più raramente. Perché? Il colore bianco è visibile quando l’aria è pulita e priva di inquinamento. Purtroppo, queste condizioni sono sempre più rare negli ultimi anni.
Perciò, capita sempre più spesso di vedere fulmini arancioni o gialli, tipici di un’aria inquinata o ricca di polveri sottili. Quando l’aria è inquinata da polvere, fumo o smog, infatti, il fulmine diventa giallo o arancione, poiché le particelle atmosferiche agiscono da filtro, facendo in modo che le lunghezze d’onda del colore giallo siano più visibili di quelle del bianco.
Questo fenomeno è davvero preoccupante. L’inquinamento, come sappiamo, è un problema globale che può causare malattie respiratorie, cardiache e altri problemi di salute. Il fatto che la presenza di particelle nell’aria influisca sul colore dei fulmini è una prova dell’entità del problema.
Come proteggersi da un temporale
Anche se sembra siano in via d’estinzione, i fulmini bianchi sono quelli che di solito scatenano incendi, perché hanno la tendenza a scaricare a terra la loro potenza distruttiva. Quando il fulmine colpisce il terreno, questa energia viene scaricata sotto forma di calore, creando potenziali fonti di incendio.
Per questo motivo, è importante seguire alcune regole di sicurezza durante un temporale, soprattutto all’aperto. Per quanto i fulmini possano essere affascinanti, infatti, esserne colpiti non è affatto una bella esperienza. Cosa fare quindi per proteggersi?
Bisogna evitare di stare in gruppo con altri, e non cercare riparo sotto cose alte e sporgenti come pali o alberi. In più, bisogna stare lontani dall’acqua. La posizione più sicura da assumere è quella piegata sulle ginocchia e lontana da altri. Questo minimizzerà la superficie conduttrice che potrebbe attrarre un fulmine.