Lo scorso fine Marzo era uscita la notizia che Facebook avrebbe registrato le informazioni relative a telefonate e SMS di svariati utenti con l’applicazione ufficiale per Android. La scoperta era avvenuta per caso con alcune segnalazioni che hanno fatto il giro dei social network. Ad esempio l’utente Twitter @dylanmckaynz aveva scaricato il pacchetto di tutti i dati delle proprie attività su Facebook con un file zippato scoprendo, una volta estratto, che il sistema aveva registrato l’intera cronologia delle chiamate con il patrigno.
Perché Facebook andrebbe a registrare queste informazioni molto personali? E perché, soprattutto, all’oscuro dell’utente che potrebbe non scoprirlo tecnicamente mai? Facciamo chiarezza, spiegando anche come evitare ogni possibile problema e dormire sonni tranquilli.
Grande scandalo lo scorso fine marzo per Facebook: emergeva infatti che tantissimi utenti avevano subito la raccolta di informazioni personali un po’ inquietanti come appunto le telefonate e agli SMS, proprio come se si avesse avuto una piccola spia nascosta nel taschino, pronta a spifferare dove non richiesto. Quanto c’era di vero in tutto quello e quali sono state le conseguenze lo spiegheremo nei prossimi paragrafi.
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Facciamo un passo indietro allo scorso fine marzo. Dopo lo scandalo di Cambridge Analytica che avev visto addirittura grandi nomi come le creature di Elon Musk Tesla e SpaceX dire addio al social network, Facebook si ritrovava di nuovo al centro delle cronache e non per un buon motivo. Proprio a seguito del precedente scandalo, alcuni utenti avevano sfruttato la possibilità di scaricare una copia dei dati personali che la piattaforma conserva facendo scoperte inquietanti.
Diversi utenti che utilizzavano smartphone con sistema operativo Android e, dunque, l’app ufficiale per il robottino verde, avevano scoperto che il sistema raccoglieva dettagli sulle chiamate: durata, orari, nomi e numeri di telefono. Stesso dicasi per gli SMS inviati e ricevuti. In realtà i permessi erano stati rilasciati dagli utenti stessi che avevano utilizzato la piattaforma di messaggistica Messenger che poteva accedere a queste informazioni sostituendosi all’app default per i messaggi. La domanda che rimane è: perché questi salvataggi?
In realtà una vera risposta non c’è, il social network si era limitato ad affermare che “Non raccogliamo i contenuti delle conversazioni e non li cediamo ad altri”. Insomma, una raccolta che sì, è avvenuta, ma che non è ancora chiaro a che scopo. Probabilmente a scopo statistico, viene difficile pensare che fosse per spiare nel vero senso della parola.
Per evitare tutto questo basta procedere con un semplicissimo iter. Bisogna infatti andare su Impostazioni dell’app e disattivare la voce che consente l’accesso a messaggi e chiamate. E così anche per le altre applicazioni.
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