Occhi aperti quando si prenotano i viaggi per le vacanze di questa estate.
In particolar modo è necessario fare attenzione a quelle mete che si devono raggiungere necessariamente attraverso un viaggio aereo.
Chi viaggia in aereo spesso si trova a fare i conti con voli cancellati o in ritardo. Infatti, nell’ultimo periodo, numerose sono state le compagnie aeree che hanno eliminato dalle vendite circa 500 voli ogni 24 ore, una situazione che sembra non essere destinata a migliorare nemmeno in vista delle vacanze estive.
È molto probabile inoltre che il numero di voli cancellati continui ad aumentare esponenzialmente anche durante le prossime settimane. Sono questi i dati emersi a seguito dell’analisi fatta dal Corriere in cui sono valutati attentamente i numeri proposti da Airline Data Inc riguardo l’evoluzione della programmazione di ogni compagnia aerea presente in Europa.
Numeri che sembrano non essere per nulla positivi ma che confermano che anche quest’estate ci si possa trovare di fronte allo stesso problema che si è verificato durante lo stesso periodo dello scorso anno.
I viaggiatori quindi dovranno trovarsi faccia a faccia con voli cancellati all’ultimo minuto, code molto lunghe all’interno di aeroporti stranieri, scioperi e bagagli persi. Una situazione che si verifica maggiormente in Regno Unito, Francia, Germania e Olanda.
Ed è per questo motivo che è molto importante prendere in considerazione quanto detto prima di prenotare la meta per la prossima vacanza estiva.
Chi ha pensato di raggiungere il luogo scelto per le vacanze attraverso un volo in aereo, dovrà ricredersi in quanto questa idea non sembra essere la migliore. Infatti, il rischio che si corre è quello di trovarsi di fronte agli stessi disagi che molti viaggiatori hanno dovuto superare lo scorso anno.
Basta semplicemente dare uno sguardo alla settimana appena passata per rendersi conto che i vettori europei hanno eliminato dai canali di vendita circa 90mila voli programmati in quel periodo di tempo che va da aprile a settembre. Numeri che parlano chiaro in quanto si fa riferimento ad 11,4 milioni di sedili presenti solo ed esclusivamente nel nostro continente.
In poche parole, quindi il 2,6% dei voli previsti sono stati cancellati andando quindi al di sopra della media storica. Ma quali sono stati i luoghi più colpiti da questa situazione? Pare che durante la scorsa stagione estiva gli stati che maggiormente hanno visto una situazione del genere sono estate: l’Olanda, il Regno Unito, la Francia e la Germania.
Un esempio è dato dalla situazione che si trova a vivere l’aeroporto di Francoforte. Lufthansa infatti, a causa del poco personale, è costretta a cancellare numerosi voli anche per i prossimi mesi.
La situazione risulta essere abbastanza chiara se si pensa a ciò che hanno condiviso gli addetti ai lavori i quali hanno affermato che circa altri centomila voli programmati nel periodo che va da giugno a settembre del 2023 rischiano di essere cancellati durante i prossimi giorni.
I riflettori adesso sono accesi sui voli di giugno e luglio, ossia quel periodo in cui molti scelgono di partire per le vacanze. Ricordiamo però che nel 2022 è proprio in questo periodo che migliaia di voli sono stati cancellati dalle principali compagnie, vedendo quindi una percentuale del 2,83% di cancellazione nel mese di giugno e dell’1,83% nel mese di luglio.
Ma quali sono quindi le soluzioni che vengono applicate per evitare di trovarsi di fronte a tali problemi? Numerosi sono i provvedimenti che gli aeroporti stanno cercando di prendere. Un esempio è dato dal fatto che ad Amsterdam la struttura ha avanzato una richiesta ai vettori, ossia quello di eliminare il 5% dei voli nel mese di maggio, soprattutto quelli mattinieri.
Inoltre, per fare in modo che i disagi risultino essere sempre di meno, alcune compagnie aeree hanno optato per un piano B ossia quello di avere da parte numerosi velivoli e personale da utilizzare in caso di bisogno.
Anche nel Nord America sono previsti dei piani di immigrazione. Nel mese di gennaio l’amministratore delegato di United Airlines ha affermato che numerose compagnie degli Stati Uniti stanno vendendo dei biglietti per voli che non si ha la certezza che siano operativi. Inoltre ha aggiunto anche che la United ha preso la decisione di aggiungere il 10% di piloti insieme alla stessa percentuale di assistenti di volo così da sopperire alle varie mancanze.
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