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Viaggio spesso con la mia treenne e a volte, quando siamo in ritardo o partiamo in orari scomodi, prendiamo un taxi per arrivare in stazione o in aeroporto. Sono abituata a viaggiare sola con Azzurra, il passeggino e il mio zaino da 50L Quechua e anche se non sono una sporty mama e amo follemente le comodità, la maggior parte delle volte preferisco prendere la metropolitana o il bus per evitare di mettere in pericolo mia figlia. Come? Prendendo un taxi senza il seggiolino auto per trasporto di un minore.
L’articolo 172 del Codice della Strada afferma che è obbligatorio usare le cinture di sicurezza per tutti gli adulti che sono nell’abitacolo, passeggeri e conducenti dei veicoli, sui sedili anteriori e posteriori, e per i bambini di altezza inferiore a 150 cm dei sistemi di ritenuta omologati e conformi al peso degli stessi. Tuttavia questa normativa si applica solo ad auto private mentre su quelle a noleggio con conducente e taxi sono previste delle eccezioni per cui “i bambini possono viaggiare senza sistemi di ritenuta se collocati sul sedile posteriore ed accompagnati da persona di età non inferiore a 16 anni” e inoltre “sui veicoli privi di sistemi di ritenuta, i bambini di età fino a tre anni non possono viaggiare, mentre quelli di più di tre anni possono viaggiare su un sedile anteriore solo se di statura superiore a 1,50 metri”. In pratica il codice della strada tutela i minori se viaggiano su auto private mentre sui taxi o auto a noleggio sono a rischio incidenti senza nessuna tutela? Ma la legge non dovrebbe tutelare i minori in ogni caso o quantomeno chiedere, nel trasporto pubblico, un minimo di garanzia affinché vengano rispettate le norme basilari del codice della strada? Dal 2013 al 2016, in soli 3 anni, sono morti circa 85 bambini sotto i cinque anni a causa di un incidente stradale, secondo i dati Istat, e molti di questi perché viaggiavano senza seggiolino.
Ho fatto qualche domanda in merito a Gianluca Zumbo di S.A.Ta.M., un’associazione sindacale dei taxisti di Milano e Provincia, che sulla questione sicurezza in taxi dei minori vuole sottolineare come “ogni tassista ha a cuore l’incolumità dei propri passeggeri, soprattutto se minori, infatti le assicurazioni (RC e relative estensioni) coprono finanche i beni del trasportato ed hanno in genere massimali illimitati proprio per tutelare al meglio l’utenza ed i singoli tassisti si fanno onere di un premio assicurativo che è generalmente doppio (a parità di classe di merito) rispetto ad un normale veicolo privato. Per inciso, vista la natura del servizio, i tassisti hanno una “patente professionale” che viene rilasciata dopo specifico esame.”
Ma la domanda che mi frulla nella testa quasi sempre quando prendo un taxi senza seggiolino è: il tassista quando porta a spasso suo figlio monta il seggiolino? E ovviamente la risposta è affermativa in ogni caso, come farebbe ogni genitore che ha a cuore l’incolumità del proprio piccolo, anche se dall’associazione dei taxisti milanesi mi sorprende sapere che “la difficoltà principale dell’inizio ogni corsa è far allacciare la cintura di sicurezza ai passeggeri i quali sbigottiti, nella quasi totalità dei casi, esclamano un -ma è obbligatoria anche dietro? Non lo sapevo…-“ il che la dice lunga sul livello di educazione stradale generale che c’è nel nostro Paese, tanto che spesso i clienti “tentano di salire con un bimbo in braccio pur essendo in eccesso numerico rispetto ai posti disponibili”.
[didascalia fornitore=”Pixabay”]Foto di Bob_Dmyt/Pixabay.com[/didascalia]
Una delle soluzioni possibili e che ho sperimentato personalmente, sia in caso di auto a noleggio che di taxi, è di portare un seggiolino da montare all’interno dell’abitacolo e da utilizzare per l’occasione. Però va bene tutto ma questa è una soluzione poco adatta a un genitore che magari è in partenza per un viaggio o che esce per una serata con bimbo al seguito. Una volta scesi dal taxi il seggiolino auto che fine fa? Non è così pratico portarselo in giro, considerando che girare con un bambino piccolo comporta di per sé anche un gran numero di borse, sacchetti giochi, zainetti. A volte la soluzione è stata quella di noleggiare macchine in cui il seggiolino auto per minori è incluso, una su tutte Enjoy, che però solo su Milano ha circa una ventina di auto e quindi non è così immediato trovarne una nelle vicinanze.
L’associazione dei taxisti di Milano e Provincia mi illumina sul fatto che “esistono alcuni veicoli che integrano un meccanismo per far diventare seggiolino uno dei sedili posteriori” ma che non tutte le cause automobilistiche lo inseriscono come optional. Sicuramente questa potrebbe essere una soluzione utile sia per i clienti con figli al seguito sia per i taxisti che in questo modo avrebbero “un seggiolino multi-taglia nel veicolo che occuperebbe un posto, se montato, e oltre metà del bagagliaio se non montato, andando di fatto a limitare l’uso del veicolo agli altri utenti del servizio che potrebbero necessitare di tutto il volume di carico disponibile”.
Ma nell’attesa che in un futuro non troppo remoto questo optional sia disponibile in tutti i taxi, vi invito a firmare la petizione per chiedere al governo l’obbligo di avere alcuni taxi con seggiolini sul territorio italiano, in modo da proteggere i nostri figli dai pericoli della strada e di essere finalmente un paese civile.
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