L’accordo tra Siae e Meta è saltato, tutti sappiamo bene che su Instagram sono spariti la maggior parte dei brani che prima si utilizzavano nelle stories. Finalmente è uscito fuori il motivo e pare non ci sia una soluzione imminente.
La musica su Instagram è praticamente sparita, a parte alcuni brani non coperti dalla Siae, la Società Italiana degli Autori ed Editori, che a quanto pare non è riuscita a raggiungere un accordo con Meta di Mark Zuckerberg.
Ora, escono fuori le motivazioni di questo cambiamento repentino, la causa? Troppi soldi da sborsare da parte dell’azienda proprietaria dei social più usati al mondo. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Un vero e proprio shock per tutti gli utenti di Instagram, soprattutto per la grande quantità di content creators e influencer italiani: quando Meta ha annunciato di non aver trovato un accordo con la Siae, tutto il mondo social è andato in tilt.
In queste ore sulla questione si è espresso Angelo Mazzetti, responsabile degli Affari Istituzionali di Meta, che ha spiegato la loro versione dei fatti e il motivo per cui l’accordo è saltato:
“Non abbiamo deciso di interrompere le trattative unilateralmente, come è stato dichiarato. La licenza è scaduta il 15 dicembre 2022, e già dallo scorso agosto abbiamo preso contatti per rinnovare l’accordo. La trattativa si è interrotta per la natura dell’importo chiesto da Siae, che inizialmente è stata di 4 volte superiore all’importo concordato fino al 2022 senza che venisse fornita alcuna motivazione mentre i diritti di licenza erano sostanzialmente gli stessi”
A quanto pare, la Siae avrebbe chiesto una cifra del 310% maggiore a quella solita, cosa che ai vertici di Meta non è piaciuto per niente.
Parole che hanno provocato quasi immediatamente la risposta della Siae, che ha rilasciato una dichiarazione ufficiale.
Le parole dichiarate dal responsabile di Meta hanno provocato un’immediata risposta da parte della Siae, tramite Salvatore Nastasi, il presidente che ha parlato davanti alle commissioni Cultura di Camera e Senato.
Il presidente ha definito i componenti di Meta come “un dittatore nordcoreano” dichiarando:
“Abbiamo chiesto dei dati e non ce li hanno voluti fornire. A trattativa in corso ci hanno detto: ‘Se entro le 18 di oggi non avrete accettato le nostre condizioni, tutti i contenuti italiani saranno rimossi’. La licenza è scaduta il 16 dicembre scorso e in questo momento, mentre noi ci parliamo, ci sono ancora contenuti sulla piattaforma senza licenza. E fino al giorno della rottura delle trattative, dieci giorni fa, loro hanno continuato a operare senza licenza”
La prossima settimana, intanto, il ministero della Cultura ha indetto un tavolo d’incontro tra le due società, con l’obiettivo di risolvere quanto prima la questione, in un senso o in un altro.
Ci sarà una soluzione con una nuova negoziazione? Tutti gli utenti di Instagram e Facebook attenderanno con ansia di sapere cosa succederà e se la musica tornerà a viaggiare sui canali social.
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