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In Perché le donne valgono Sabrina Scampini spiega, dati alla mano, come mai sui posti di lavoro vi sono ancora discriminazioni tra uomo e donna nonostante l’apparente parità. Nell’intervista rilasciata ai colleghi di Purfemme, la giornalista, già conduttrice di Quarto Grado, parla del libro, spiegando come, partendo dall’analisi dettagliata della classifica mondiale sul gender gap su 145 Paesi del mondo, l’Italia occupi la 111esima posizione per quanto riguarda la partecipazione delle donne al mercato del lavoro; un dato non di poco conto, se si considera che per ogni euro guadagnato dagli uomini, le donne prendono solo lo 0,47 per cento. Perché le donne valgono: anche se guadagnano meno degli uomini è disponibile su Amazon!
Sabrina Scampini, volto noto di Rete 4 dove, dal 2010 al 2013, ha condotto insieme a Salvo Sottile Quarto Grado, è l’autrice di Perché le donne valgono – Anche se guadagnano di meno, il libro che analizza, partendo da dati ben precisi, il ruolo della donna nel mondo del lavoro italiano. Sono poche quelle che ricoprono ruoli rilevanti e ancor meno quelle che riescono a mantenere la loro posizione dopo la nascita di un figlio.
Dall’analisi che emerge dal libro e che parte dalla classifica mondiale gender gap – quella cioè sulle differenze tra uomo e donna – si evince che, nonostante le battaglie femministe che dagli anni Settanta ad oggi hanno consentito alle donne di emanciparsi e di avere le stesse possibilità degli uomini, sono ancora tante le differenze (e le discriminazioni) che trovano terreno fertile negli ambienti lavorativi: intanto i ruoli di comando si confermano (nel 71% dei casi) in mani maschili, mentre solo il 29% è rappresentato dalle donne. In più questa disparità, che non è solo di ruolo ma anche di salario, si ripercuote sullo stato economico generale dell’Italia: gli uomini, infatti, percepiscono una pensione che supera del 40% quella percepita dalle donne.
Non solo: la maternità, che dovrebbe essere l’esperienza più bella, spesso diventa per le donne estremamente complessa e, dal punto di vista lavorativo, assai limitante. Nel 2016, spiega la Scampini, in Italia la maternità è ancora un ostacolo per l’emancipazione femminile, visto che in molti Paesi Europei, e non solo, ‘ci sono leggi che riguardano il ruolo del padre nella gestione dei figli. Perché quando un bambino sta male è sempre la madre a stare a casa dal lavoro?Per quale motivo quando nasce un bambino le madri hanno diritto a 5 mesi retribuiti e i padri solo 2 giorni?‘. Queste sono solo alcuni degli interrogativi che la giornalista pone nel suo saggio, spiegando come meno del 47% delle donne italiane abbia un lavoro, contro il 63% che è la media europea.
Un altro aspetto allarmante è quello che riguarda il mobbing che, negli ultimi due anni, è aumentato sensibilmente nei confronti delle madri: secondo l’analisi della Scampini, 800mila donne sono state licenziate o costrette a dimettersi dopo aver avuto un figlio, mentre almeno 350mila hanno subito discriminazioni a causa della loro maternità.
In Perché le donne valgono, infine, Sabrina Scampini affronta un altro dei temi di cui, da giornalista, si è sempre occupata: il femminicidio e la violenza, in generale, sulle donne. A tal proposito, raccoglie nel libro le interviste a quattro donne di successo: Samantha Cristoforetti, Gina Neri, Bianca Berlinguer e Roberta Pinotti.
Sabrina Scampini, impegnata da sempre sul tema dei diritti femminili, ha partecipato a diverse trasmissioni televisive, nel ruolo di giornalista e conduttrice. Non solo Quarto Grado, che ha lasciato perché in attesa di una bimba, ha lavorato a Verissimo, Matrix e Studio Aperto. Attualmente conduce Correzioni, programma di attualità politica della rete all-news TGCom24.