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Nicolas Sarkozy, ex capo dello Stato francese, è stato arrestato con le accuse di concussione e di violazione del segreto istruttorio. E’ stato convocato nella mattina dell’1 luglio dai giudici di Nanterre, che hanno condotto un interrogatorio in relazione alla fuga di notizie sulle intercettazioni per finanziamenti illeciti alla sua campagna presidenziale del 2007 da parte della Libia. Nel corso dell’interrogatorio è stato deciso di procedere con l’arresto. In particolare gli investigatori vogliono far luce sulla possibilità che Sarkozy abbia cercato di ottenere delle informazioni su un’inchiesta che lo riguardava da parte di un magistrato. In cambio potrebbe essere stato promesso un incarico di grande rilevanza.
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Gli inquirenti vogliono comprendere se sia stata creata una vera e propria rete di informatori, che avrebbe permesso a Sarkozy di saperne di più sui processi che lo riguardavano, tra il 2007 e il 2012. Si tratta di una misura assolutamente inedita per un capo di Stato.
L’inchiesta
Tutto è partito da un’inchiesta del 2013. Gli inquirenti hanno indagato su possibili finanziamenti illeciti alla campagna elettorale di Sarkozy del 2007 da parte della Libia. E’ stato sottoposto ad intercettazioni il cellulare di Sarkozy e gli investigatori hanno scoperto che l’ex presidente era in possesso anche di un altro cellulare, che era registrato con il nome di Paul Bismuth.
Le intercettazioni
Questo strumento sarebbe stato utilizzato dall’ex capo di Stato per comunicare con l’avvocato Thierry Herzog, anch’egli arrestato, che a sua volta utilizzava un cellulare registrato con un falso nome. Secondo quanto sarebbe emerso dalle intercettazioni, Sarkozy e il suo avvocato avrebbero saputo alcune informazioni sull’inchiesta relativa all’affare Bettencourt, che riguardava dei finanziamenti elettorali illeciti. Gli investigatori sospettano che l’informatore fosse Gilbert Azibert, alto magistrato, al quale sarebbe stato promesso un incarico nel Principato di Monaco.
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Le accuse
Sarkozy nello specifico è stato accusato di traffico di influenza, che, secondo il codice penale francese, consiste nel sollecitare o accettare delle promesse o dei favori, abusando o facendo un uso improprio della propria influenza, per ottenere un’occupazione o dei contratti o un trattamento preferenziale. Secondo la legge francese tutto ciò può essere punito con 5 anni di reclusione e una multa fino a 500.000 euro. Inoltre l’ex presidente francese è stato accusato di corruzione, un reato, per il quale l’ordinamento francese prevede una pena fino a 10 anni di carcere. Il reato di corruzione sarebbe lo stadio superiore rispetto al traffico di influenza.
L’interrogatorio
Nella notte tra l’1 e il 2 luglio Nicolas Sarkozy è stato messo in stato d’accusa per corruzione attiva, traffico d’influenza e ricettazione della violazione del segreto istruttorio. Poco prima l’ex presidente francese era stato interrogato presso l’ufficio centrale di lotta contro la corruzione e le infrazioni finanziarie, che si trova a Nanterre, alla periferia di Parigi. Con l’atto di accusa la legge francese indica che ci sono degli indizi gravi nei confronti di un individuo. Si tratta di quello che nel nostro ordinamento giudiziario è paragonabile ad un avviso di garanzia. Lo stato di fermo è scattato dalle 8 del mattino dell’1 luglio, mentre Sarkozy ha lasciato l’ufficio della polizia giudiziaria verso le 23:30 dell’1 luglio.
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