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Sport

Perché Onana è stato messo fuori rosa dal Camerun

André Onana è fuori rosa, nel bel mezzo del Mondiale in Qatar, uno dei più politicizzati e discussi della storia. Il portiere dell’Inter, quindi, non prenderà parte alla partita contro la Serbia che inizierà questa mattina alle 11 italiane. Il calciatore aveva avuto già in passato problemi di non poco conto, ma ai tempi dell’Ajax, quand’era stato squalificato per dodici mesi per una discussa positività all’antidoping. Ora i motivi sono ben diversi.

André Onana – Nanopress.it

Le acque sono agitate in casa Camerun e per uno dei leader del gruppo e i suoi – presunti – comportamenti. Onana è da anni uno dei perni assoluti del gioco africano e ha caratteristiche molto moderne, che gli hanno permesso in poco tempo di rubare il posto da titolare a Samir Handanovic nelle gerarchie di Simone Inzaghi. E dopo un lungo periodo di stop, di un anno addirittura, per aver assunto un’aspirina che ha trasformato il suo test antidoping in positivo. Questa volta alla base della decisione del Camerun, spiega la Federcalcio del Paese, ci sono motivi disciplinari. E il suo ct, Rigobert Song, al termine della partita ha detto che deve essere lui a decidere cosa fare.

Onana è finito fuori rosa nel Camerun per motivi disciplinari

Il Paese africano è storicamente orgoglio, cuore e anima, tutta concentrata in un campo da gioco, quando c’è da farlo. Pensate a un certo Samuel Eto’o, che per anni ha scritto a furia di gol e personalità la sua storia personale e quella della sua nazione. Ora lui non c’è più, almeno non in campo e nel gruppo che è partito per la spedizione in Qatar, ma sicuramente i nuovi leader non mancano.

André Onana – Nanopress.it

Uno di questi è sicuramente André Onana. Nonostante sia sulla scena da anni e abbia anche giocato da protagonista le semifinali di Champions League con l’Ajax, parliamo ancora di un portiere giovane e da far maturare del tutto. Probabilmente anche per questo l’Inter, dopo la pesante squalifica per positività all’antidoping, che ha tenuto l’estremo difensore ai box per un anno, ha deciso inizialmente di affiancarlo a un totem come Samir Handanovic, prima che il camerunense riuscisse a sopravanzare nelle preferenze dei tifosi e poi di Simone Inzaghi.

È comunque un dato di fatto che Onana arrivasse a questo Mondiale in piena forma. Il suo percorso in Serie A gli ha dato continuità e sicurezza tra i pali ed è stato uno dei protagonisti nelle sfide pesantissime contro Bayern Monaco, Barcellona e Viktoria Plzen nel girone di ferro capitato ai nerazzurri nella massima competizione europea per club.

Ora era la volta del Mondiale, per trascinare un popolo intero a diventare la sorpresa assoluta della competizione, in un girone di partenza già abbastanza complicato. Infatti, il Camerun partiva, in ogni caso, con gli sfavori del pronostico, dato che avrebbe dovuto affrontare prima la Svizzera, poi la Serbia e per chiudere in bellezza il Brasile. La prima giornata ha già lasciato l’amaro in bocca agli uomini di Rigobert Song. Gli elvetici, grazie a un gol di Breel Embolo, che tra l’altro ha origini proprio camerunensi, hanno vinto di corto muso, condannando di fatto gli africani a vincere già contro la Serbia per restare in corsa.

E qui veniamo al dunque. Infatti, proprio a poche ore dalla partita contro i balcanici, per voce diretta di una fonte nella Federcalcio del Camerun, la Fecafoot, è stato escluso per motivi disciplinari dal gruppo di Song per il prossimo match. Le sue dichiarazioni non lasciano spazio a interpretazioni: “Onana è fuori rosa, ci complichiamo un po’ la vita“. Il campione dell’Inter verrà sostituito tra i pali da Devis Epassy. Un portiere di tenore ben diverso rispetto a quello dell’ex Ajax. Ha un bel po’ d’esperienza, ma gioca ad Abha, in Arabia Saudita.

Il giornalista Fabrizio Romano ha detto di più sul diverbio che sarebbe alla base dell’esclusione. Tutto sarebbe nato da una discussione con l’allenatore, che avrebbe insistito con il portiere dell’Inter per fargli cambiare stile di gioco, desiderandone uno più tradizionale. Onana, proprio di quello stile fa la sua forza e non ha alcuna intenzione di cambiarlo. La situazione sarebbe, quindi, diventata tesa fino all’esclusione.

Di certo, si tratta di un provvedimento tanto importante nel bel mezzo del Mondiale, con il destino del Camerun ancora in gioco. Non si sapeva se la decisione avesse carattere definitivo o se, contro il Brasile, Onana fosse tornato regolarmente in campo. Di certo, fa specie quanto sta accadendo, anche per un personaggio come l’estremo difensore dell’Inter. E negli ultimi minuti, la questione sta assumendo un carattere ancora più netto e definitivo. Infatti, secondo quanto riferisce “Tuttomercatoweb”, dopo il diverbio tra Song e Onana, il portiere ha deciso di lasciare direttamente il Qatar. Sarebbe anche intervenuto Eto’o, oggi presidente della Federcalcio camerunense, per tentare di riportare la pace tra le parti, ma non ci sarebbe stato nulla da fare. Quindi, ci si aspetta che nelle prossime ore Onana lasci la città di Doha e il Qatar in generale. Il suo Mondiale sarebbe già finito e con una sola presenza.

In merito all’uscita di scena del portiere dell’Inter, poi, è intervenuto direttamente il ct della Nazionale camerunense che, al termine della partita pareggiata per 3-3 contro la Serbia, non ha confermato che Onana è già andata via dal Qatar, ma ha detto che sarà lui a dover decidere: “Il giocatore fa ancora parte del gruppo, sta a lui decidere cosa fare. Ci sono delle regole da rispettare. Se le seguirà potrà restare“, ha detto Song.

La carriera di Onana tra grandi bellezze e qualche problema di troppo

André Onana con la maglia dell’Inter – Nanopress.it

Onana ha qualità enormi e su questo nessuno può dissentire. Il 26enne camerunense ama impostare l’azione e ha sviluppato un lancio lungo e molto preciso, da cui si generano vere e proprie occasioni da gol, saltando il centrocampo. L’abbiamo visto anche nel convulso finale contro la Svizzera, quando ha portato palla praticamente fino alle porte del basso centrocampo per tentare di innescare direttamente i suoi attaccanti. All’Inter, in una squadra che ama produrre gioco dal basso e poi sfruttare gli inserimenti dei suoi esterni e delle mezzali, enfatizzano il suo stile di gioco, senza comunque averci perso tra i pali.

Infatti, Onana è un portiere esplosivo e con una grande consapevolezza del suo corpo. Copre bene lo specchio della porta ed è capace di veri e propri miracoli. Poi, è vero, a volte è un po’ impreciso quando si tratta di agguantare la palla in presa alta o per qualche intervento da guantoni scivolosi, ma i margini di crescita sono enormi, anche perché i miglioramenti li abbiamo già visti nei pochi mesi all’Inter. E sempre a proposito dei nerazzurri, ciò che ha stupito nel gioco del portiere è la personalità. Lo ricordiamo in Sardegna, prima ancora che iniziasse il ritiro pre-stagionale, allenarsi insieme a Romelu Lukaku, di ritorno dopo la destabilizzante esperienza al Chelsea.

La stessa personalità di cui la Beneamata beneficia in campo, ma che spesso gli ha causato problemi in carriera. L’esclusione per motivi disciplinari delle ultime ore, anche se non sappiamo esattamente come sia andata con Song – entra nel suo curriculum. Sicuramente spicca la leggerezza di assumere un farmaco vietato come l’aspirina per cui poi è dovuto restare lontano dai campi per un anno, dopo la positività all’antidoping. Che i parametri siano giusti o no, così è andata. Ora probabilmente è l’ora di placare un istinto che è croce e delizia di questo calciatore, anche se stavolta la decisione nuoce al Camerun nella sua grande occasione. E uno stile del genere che guarda alla modernità, al futuro e al progresso del ruolo del portiere sicuramente non è da condannare.

Le reazioni all’esclusione del portiere dal Camerun

La notizia ha garantito un risveglio turbolento ai tifosi di tutto il mondo, di una o dell’altra parte. Pensiamo soprattutto all’Italia, dove Onana è un calciatore in vista, colui che difende la porta di uno dei club più importanti di Serie A. E, infatti, il cognome del camerunense è presto finito in tendenza e in molti, dai giornalisti ai semplici tifosi stanno dicendo la loro.

C’è chi, come Giuseppe Pastore de “Il Foglio”, ironizza subito sulla faccenda, guardandola dal punto di vista del telecronista.

E poi c’è Fabrizio Biasin, che oltre a essere giornalista è noto tifoso dell’Inter. Lui mostra la situazione di cui scrivevamo sopra: Onana che imposta l’azione ben oltre il raggio di gioco tipico di un portiere.

C’è anche il punto di vista di tanti fans nerazzurri che non si interessano tanto della questione, anzi la prendono decisamente bene, pensando alla ripresa del campionato di Serie A. L’esclusione definitiva di Onana vuol dire maggior riposo e testa al suo club d’appartenenza.

In senso più ampio rispetto alle sole discussioni di parte, è fondamentale sottolineare il conflitto più ampio che c’è tra una visione europea e moderna del calcio, rispetto a quello africano, soprattutto per quanto riguarda il ruolo della difesa e del portiere.

Nel match contro la Svizzera aveva fatto specie vedere Onana in una posizione tanto avanzata, mentre i suoi difensori di prendevano molti meno rischi di impostare l’azione, preferendo lanci lunghi e centrali per gli attaccanti o gli inserimenti dei centrocampisti più fisici. E, infatti, la discussione non è tardata ad arrivare nello spogliatoio africano. È questione di identità calcistica sicuramente, ma Onana non può rinnegare la sua in nome di un tradizionalismo che ormai nel calcio è solo essere rimasti a decenni fa. Le nazionali africane, anzi, avevano l’occasione di mostrare di sapersi anche inserire in quest’ottica.

Pensate a quanto sta facendo il Marocco, che ieri ha vinto meritatamente contro il Belgio con il risultato di 0-2. Anche grazie alla tecnica dei suoi uomini offensivi, si tratta di un gruppo che ama giocare il pallone, gioca con ritmo e aggressività per poi liberare i suoi esterni d’attacco a uno contro uno che possono essere letali. Uno stile che possiamo definire moderno e che ha già dato i suoi frutti. Comunque dovesse finire contro la Serbia e comunque abbia risposto Onana – cosa che ancora non sappiamo – ci sentiamo di dire che il problema sia più culturale che del portiere dell’Inter. E forse sarebbe l’ora di guardare tutti insieme al futuro del calcio, senza più averne timore.

Mariacristina Ponti

Nata nel lontano 1992, nel giorno più bello per nascere, a Cagliari. Dopo la maturità scientifica, volo a Padova e poi a Roma per studiare lettere. Nella Capitale poi rimango anche per il master in giornalismo. Tra stage a profusione, sempre nelle redazioni sportive, anche se il vero amore è sempre stato la politica, ho ancora da ritirare un tesserino da professionista.

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