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Perché Rafael Leao ora può davvero firmare il rinnovo con il Milan

Il Milan e Rafael Leao si sono salutati a novembre per via del Mondiale in Qatar senza la tanto attesa firma per il rinnovo di contratto. Ora il portoghese, però, può davvero dire di sì al prolungamento con i rossoneri per diverse ragioni. La prima tra tutte è sicuramente legata al suo percorso di crescita, al fatto che in rossonero si trova molto bene e ha a disposizione l’ambiente ideale per continuare a fare bene. Il percorso con il Portogallo gli ha dimostrato che non è cosa da poco. Di mezzo, però, ci sono gli stessi ostacoli che c’erano già prima della partenza con la Nazionale guidata da Fernando Santos in autunno. E cioè la questione legata alla sua procura, il maxi risarcimento dovuto allo Sporting e la necessità di strappare il contratto più alto possibile per sanarlo. Tutti fattori che potrebbero essere decisivi, come potrebbe esserlo il pressing delle big all’estero. La sensazione, però, è che ora il cerchio possa davvero arrivare a stringersi per arriva alla firma, il che però non vorrebbe dire per forza che la cessione non arriverà.

Leao replica l’esultanza di Cristiano Ronaldo con il Milan – Nanopress.it

Leao non è un calciatore come gli altri, e non lo è sicuramente per il Milan. Stiamo parlando di uno dei simboli assoluti della squadra che ha vinto lo scudetto nella scorsa stagione e del progetto voluto da Paolo Maldini, Stefano Pioli e tutta la dirigenza. I rossoneri e i tifosi non vogliono perderlo, ma è qualcosa che temono da mesi, visto le cifre piuttosto basse – in confronto al talento e alle prestazioni in campo – dell’ingaggio dell’attaccante. Il lavoro incessante della società campione d’Italia, però, potrebbe dare i suoi frutti e portare all’accordo definitivo per il rinnovo. Gennaio, in tal senso, potrebbe essere il mese decisivo per arrivare alla fumata bianca: ecco perché.

Il rinnovo di Rafael Leao è una storia che parte da lontano, ma i titoli di coda ora si avvicinano

Il campo emette sempre le sue sentenze e anche questo caso non fa eccezione. Leao si è meritato con prestazioni eccezionali e un atteggiamento quasi sempre impeccabile l’ammirazione e l’amore dei suoi tifosi e della sua società, quella del Milan, una che ne ha avuti tanti di talenti in quella zona di campo e sa riconoscere quelli buoni, ma proprio per questo ha il palato parecchio fine.

L’attaccante portoghese è arrivato dal Lille con un investimento importante ed era finito nei radar anche dell’Inter di Antonio Conte, prima che il tecnico ex Juventus spingesse a tutta forza e ottenesse a qualsiasi costo Romelu Lukaku. Poi sappiamo tutti com’è finita: e, quindi, con l’Inter che nel breve periodo ha surclassato le avversarie e si è laureata campione d’Italia con un team più pronto per raggiungere il massimo obiettivo in palio. Oggi, però, nessuno è poi così tanto sicuro che la scelta giusta l’abbiano fatta i nerazzurri. Il Milan su Leao ha puntato tutte le sue fiches, con pazienza, dedizione e tanto lavoro, venendo ripagato non molto tempo dopo.

Leao in una delle sue tipiche discese – Nanopress.it

Il calciatore dai grandi mezzi, ma un po’ troppo fumoso, altalenante e poco concreto, si è trasformato in un’arma da gol, assist e discese prorompenti, quasi impossibili da contenere. E la prova – l’ennesima – è arrivata proprio nel derby di quest’anno contro l’Inter, in cui Leao ha spazzato via mezza difesa prima di mettere a segno il gol che ha chiuso i giochi. A proposito di scelte giuste, allora, farsi scappare un talento del genere che poi si può dire sia stato fatto in casa sarebbe un vero e proprio peccato capitale. E, quindi, l’istinto del tifoso non può che andare verso la direzione di una permanenza a tutti i costi, nonostante il Milan nel recente passato abbia dimostrato che non è proprio possibile prenderlo per il collo e neanche se ti chiami Gianluigi Donnarumma, Franck Kessie o Hakan Calhanoglu e te ne vai all’Inter a parametro zero.

Stavolta, però, il caso sembra un po’ diverso. Il Milan non sembra affatto intenzionato a stravolgere la sua politica societaria, per carità, e non arriverà a offrire cifre sui 10 milioni a stagione che sarebbero fuori dal portafogli, dalle possibilità e dalle intenzioni rossonere. Allo stesso tempo, farsi scappare un calciatore del genere non è nei programmi e i rossoneri si sono convinti che quello che hanno da offrire vada ben oltre le cifre faraoniche che potrebbero arrivare dall’estero. Negli ultimi mesi, si è parlato tanto del Chelsea, del PSG, addirittura del Real Madrid, tutti club che potrebbero avere nella loro ottica investimenti ben diversi per accontentare Leao.

In realtà, la trattativa si è da sempre configurata particolarmente difficile anche per altri motivi e che sono ben noti alla stampa. Nonostante il Milan si sia mosso con largo anticipo, visto che se ne parla da mesi e diversi incontri si siano già conclusi, anche se l’attuale accordo scade a giugno del 2024. Questo perché la procura dell’esterno d’attacco portoghese è spezzettata, o meglio ha vissuto degli stravolgimenti decisamente significativi negli ultimi mesi. Innanzitutto, è importante specificare che lo storico agente di Leao è Jorge Mendes, ma dal 2022 l’avvocato Ted Dimvula ha preso in mano la sua procura. Per arrivare alla fumata bianca, toccherà mettere d’accordo entrambi e si tratta di una partita piuttosto complessa da portare a termine.

Leao con il Portogallo durante il Mondiale – Nanopress.it

Ma più di tutto il resto, preoccupa soprattutto il maxi risarcimento che il calciatore deve allo Sporting. All’epoca la risoluzione unilaterale del contratto è diventato un vero e proprio caso giudiziario, che è sfociato nella decisione del tribunale di indicare un risarcimento da 19,5 milioni che Leao dovrà pagare al suo ex club. Non sono affatto pochi, neanche per un attaccante del suo livello e che è destinato comunque a guadagnare cifre importanti nel prossimo futuro. Ricordiamo che finora al Milan il portoghese ha percepito 1,5 milioni a stagione, che è ancora la cifra prevista dal suo contratto e dovrà per forza essere rivista al rialzo e moltiplicarsi di conseguenza.

È chiaro che più gli agenti di Leao riusciranno a mettere sul tavolo offerte altissime per il loro assistito, più sarebbe facile – anche se non a cuor leggero – privarsi di quei quasi 20 milioni da versare al club portoghese. Ma il rinnovo non è solo questione di soldi e neanche una lotta eterna e decisiva tra addio e permanenza, proprio perché il prolungamento non esclude l’una o l’altra cosa già in partenza. Cerchiamo di capire nello specifico a che punto siamo e perché gennaio potrebbe già essere il momento decisivo per arrivare a un accordo e poi alla firma.

Leao al bivio rinnovo: gennaio potrebbe segnare la svolta decisiva per l’accordo

Diversi mesi fa, si parlava dell’autunno come della deadline finale perché Leao decidesse se restare o andare via. Con il tempo, però, questo stato di cose è cambiato ed è cambiato perché, per tutte le difficoltà che vi abbiamo enunciato prima, non era facile arrivare alla quadra finale e mettere d’accordo tutte le parti.

Poi c’è stato il Mondiale con il Portogallo, con una Nazionale sulla carta fortissima e che vedeva come epicentro e punta di diamante Cristiano Ronaldo, all’ultimo grande ballo in un Mondiale per dimostrare di essere uno dei migliori della storia e che poteva ancora fare la differenza. In realtà, non è andata esattamente così. Infatti, CR7 dopo un inizio secondo le attese è stato messo da parte in nome di concorrenti più giovani e più utili alla causa che, secondo Fernando Santos, avrebbero dato di più a una selezione che pareva avere tutte le carte in regola per arrivare fino alla fine. E, sempre in attacco, in molti hanno chiesto che Leao venisse sfruttato di più e meglio dal Commissario tecnico, ma non è andata esattamente così.

Leao esulta con il Portogallo – Nanopress.it

Il portoghese è subentrato quasi sempre dalla panchina e anche da lì è riuscito a fare la differenza con le sue progressioni devastanti e le qualità tipiche del suo repertorio. Anche andando in rete, che comunque per un esterno d’attacco al Mondiale non è affatto scontato. E, quindi, la storia è finita un po’ così, contro il Marocco. Con quell’amaro in bocca tipico di chi poteva dare tanto ma non è stato messo in condizione di farlo. E con la sicurezza che sulla carta gli africani fossero avversario decisamente abbordabile rispetto al talento del Portogallo e che poi dalle semifinali sarebbe potuto succedere di tutto.

Leao, invece, a titolo personale, è tornato a casa con la sensazione che essere al centro di un progetto sia molto meglio rispetto a essere un comprimario e soprattutto un panchinaro. Il Mondiale, quindi, qualora ce ne fosse bisogno, ha ulteriormente avvicinato l’ex Lille al Milan, permettendogli di apprezzare quanto sia centrale, invece, nel gioco e nelle dinamiche rossonere. Un amore e soprattutto una fiducia che gli hanno permesso di entrare nell’elite del calcio europeo. E non è affatto scontato, anche per calciatori che hanno qualità massime, almeno in potenza.

Leao sarà sempre grato ai rossoneri ed è una gratitudine che non può passare inosservata anche nelle trattative per un rinnovo di contratto. Inoltre, a differenza di altri casi, il portoghese a Milano sta benissimo. Sta benissimo con la sua squadra, nella città che l’ha reso grande e agli occhi dei tifosi. L’ennesima e chiara dimostrazione è arrivata a Natale, quando l’attaccante ha detto a chiare lettere: “Sto vivendo uno dei miei migliori momenti. Fare un’esperienza all’estero? Sì, ma in futuro. Ora sono focalizzato sul Milan“.

Ora, a Mondiale concluso e a bocce ferme, il rinnovo potrebbe dunque vivere la sua accelerazione decisiva. L’ha scritto “La Gazzetta dello Sport”, evidenziando come i prossimi 35 giorni potrebbero già essere quelli dirimenti per arrivare a un accordo. Secondo la Rosea, l’offerta sul tavolo della dirigenza del Milan è da 6-6,5 milioni a stagione, tanti ma non tantissimi rispetto a quelli che Leao potrebbe ricevere dall’estero. A conti fatti, però, i rossoneri non hanno intenzione di aumentare la proposta in maniera significativa: si tratta del quadruplo rispetto a quanto Leao percepisce attualmente ed è un progresso economico ritenuto sufficiente.

E potrebbero esserlo davvero. La distanza rispetto alla richiesta da 7 milioni l’anno si è affievolita sempre di più e contano anche altri fattori che, a questo punto, potrebbero davvero spingere il calciatore alla firma. Innanzitutto quella riconoscenza e quell’amore per il Milan di cui vi parlavamo prima, ma poi anche perché con i campioni d’Italia sta molto bene e vuole portare avanti quello che ha cominciato. A gennaio, proprio per questo motivo, le parti sono d’accordo che una cessione non è comunque nell’ordine di idee, a meno di offerte realmente spropositate e fuori mercato, ma questo vale per tutti i calciatori e di ogni club.

Gennaio sarebbe ed è il mese giusto per un nuovo tentativo che questa volta potrebbe essere quello decisivo. Anche se dovesse firmare il rinnovo di contratto, infatti, Leao sa che di fronte a proposte molto importanti dal punto di vista tecnico ed economico, il Milan non direbbe di no e si priverebbe del suo talento per poi reinvestire e cercare di puntellare la squadra in più e diversi ruoli. Allo stesso modo, l’attaccante non si vedrebbe privato di ripartire da un’altra parte e giocando per i massimi obiettivi per cui si può competere in Europa. Un dato di fatto da cui è impossibile non partire per comprendere in che direzione andranno le cose.

Certo, anche se le sensazioni delle ultime ore sembrano andare più verso il sì che verso il no, le difficoltà restano. Senza un accordo economico che soddisfi il calciatore, sarebbe libero di scegliere a parametro zero la sua prossima destinazione tra 18 mesi o di forzare la cessione a giugno a cifre più basse per il cartellino, guadagnandoci di sicuro sotto il profilo dell’ingaggio. Un tornaconto che, soprattutto dal punto di vista degli agenti, bisogna tenere bene a mente. E poi bisogna davvero capire se il risarcimento da 19,5 milioni dovuto allo Sporting possa davvero non essere argomento in causa in una trattativa per il rinnovo. Tutti fattori che le parti potranno sciogliere nel prossimo futuro, ma con una certezza che alla fine potrebbe sgomberare il tavolo da numeri e balletti tra le parti: Leao ama il Milan e al Milan sta molto bene.

Mariacristina Ponti

Nata nel lontano 1992, nel giorno più bello per nascere, a Cagliari. Dopo la maturità scientifica, volo a Padova e poi a Roma per studiare lettere. Nella Capitale poi rimango anche per il master in giornalismo. Tra stage a profusione, sempre nelle redazioni sportive, anche se il vero amore è sempre stato la politica, ho ancora da ritirare un tesserino da professionista.

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