Il ministro della Cultura del governo di Giorgia Meloni, Gennaro Sangiuliano, ha spedito una lettera ai direttori generali del ministero che presiede bacchettandoli per la scelta di aver preso le ferie in occasione del ponte del 25 aprile, una data molto importante per i musei e quindi per l’attività del dicastero di cui tutti fanno parte. Nella missiva, l’ex direttore del Tg2 ha anche invito i “suoi” dipendenti a un pranzo di lavoro, alle 15, per il 15 di agosto.
Secondo quanto riferiscono alcune fonti, a far infuriare Sangiuliano è stato il fatto che di undici direttori generali, in nove abbiano deciso di non presentarsi a lavoro, e prendere quindi un giorno di ferie, lunedì 24 aprile.
Sacrosante, bramate, indispensabili ferie, eppure anche oggetto di qualche tirata d’orecchie, specie se sei un direttore generale del ministero della Cultura e se hai deciso di prendertele proprio il giorno prima della festa della Liberazione, per farti un ponte che tutti (o quasi) in Italia si sono goduti anche per andare a visitare città d’arte e musei. E, in effetti, parte proprio da questo assunto la lettera che Gennaro Sangiuliano, il titolare del dicastero in questione, ha inviato ai suoi dipendenti che, secondo alcune fonti, non sarebbero andati a lavorare in nove su undici lunedì 24 aprile per sfruttare il weekend lungo.
“Gentili Direttori – ha iniziato il ministro del governo di Giorgia Meloni ed ex direttore del Tg2, come hanno rivelato da Dagospia – ho riscontrato come molti di voi, tranne qualche lodevole eccezione, fossero in ferie lunedì 24 aprile, giornata di ponte verso la Festa della Liberazione“. Poi la stoccata, “fermo restando che le ferie sono un diritto intangibile, vi faccio osservare che la peculiarità del nostro ministero, le cui attività trovano particolare riscontro proprio in occasione di queste festività, suggerirebbe una puntuale presenza proprio in questi giorni. Per capirci, è come se le Forze dell’Ordine andassero in ferie quando la città si svuota per le vacanze estive“.
Sangiuliano ha poi concluso la missiva invitando i direttori generali del ministero a un pranzo di lavoro per il giorno di Ferragosto: “Con l’occasione, vi preannuncio che il 15 agosto p.v., alle ore 13.00, siete tutti invitati da me per un pranzo di lavoro. È gradita l’occasione per porgere cordiali saluti“, ha scritto il ministro. E chissà, quindi, se ci saranno, e soprattutto se ancora si concederanno pause in questi momenti caldi per l’attività del dicastero di cui fanno parte, magari per evitare di essere messi a berlina ci penseranno due volte.
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