Perché si dice ‘bastian contrario’? Origine e significato dell’espressione

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Tra le espressioni idiomatiche che affollano la lingua italiana questa è una delle più curiose. Ma sapete perché si dice ‘bastian contrario’? Il significato di questo detto, peraltro assai interessante, si accompagna ad un’origine altrettanto complessa, dato che le ipotesi sono diverse e talvolta anche un po’ fantasiose. Intanto indica chi, per consuetudine e per partito preso, si oppone alla volontà e alle opinioni della maggioranza, dimostrando un atteggiamento contrario solo per il gusto di contraddire. Ma da dove deriva questo modo di dire? Spieghiamo meglio il significato, l’origine e il perché si dice ‘bastian contrario’.

Una delle espressioni idiomatiche più buffe è senz’altro ‘bastian contrario‘, un modo di dire diffuso nel linguaggio colloquiale che indica chi, per partito preso, è contrario all’atteggiamento altrui.

Se il significato della frase è chiaro, lo stesso non si può dire dell’origine, dato che le ipotesi sono svariate e le interpretazioni spesso suggestive.
Sicuramente ‘bastian contrario’ deriva dal dialetto, molto probabilmente da quello piemontese.

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Secondo l’Accademia della Crusca, infatti, la prima attestazione di ‘bastian contrario’ risale al 1819 quando Ludovico di Breme, giornalista e scrittore torinese, scrisse su Il Conciliatore un pezzo dal titolo molto significativo: Ai Signori associati al Conciliatore il compilatore Bastian-Contrario.

L’anno prima, nel suo Dizionario moderno, Alfredo Panzini parlava invece di Bastiàn contrari come un’espressione popolare riferita a ‘una persona che contraddice per sistema‘, approfondendo la questione negli anni successivi quando, sul perché si dice ‘bastian contrario’, così spiegava: ‘Bastiàn cuntrari: pop. detto nelle terre subalpine di persona che contraddice per sistema. Fu in fatti un Bastiano Contrario, malfattore e morto impiccato, il quale solamente in virtù del cognome diede origine al motto’.

Sia la citazione di Ludovico di Breme che la spiegazione di Panzini, dunque, collocherebbero la nascita del detto in Piemonte (cosa confermata anche dai vocabolari del piemontese che, a differenza degli altri dizionari dialettali e di lingua, attestano la presenza di ‘bastian contrario’ fin dagli inizi dell’Ottocento).

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Nel corso degli anni, tuttavia, l’espressione ‘essere bastian contrario’ si è talmente diffusa nell’italiano corrente da perdere qualsiasi identificazione dialettale o regionale, cosa che rende difficile stabilirne la derivazione e il personaggio dal quale presumibilmente ha avuto origine.

Come spiega ancora la Crusca, infatti, ‘bastian contrario’ è un tipico esempio di ‘coniazione popolare basato sulla trasformazione da nome proprio a nome comune’: ‘bastian’ deriva senz’altro da un uomo, tale Bastiano (o Sebastiano) ‘che per la sua attitudine ostinata ad essere contrario a tutto, diviene proverbialmente il simbolo di questo atteggiamento’.

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Chi fosse questo Bastiano però è difficile a dirsi, dato che le ipotesi sono tante così come i personaggi legati all’espressione: c’è chi parla di un brigante sabaudo di nome Bastian Contrario che nel 1671 avrebbe creato scompiglio alla Repubblica di Genova per ordine del Duca Carlo Emanuele di Savoia; chi cita il pittore fiorentino Bastiano da San Gallo a causa del suo carattere fumantino (ipotesi, questa, che ragionando sul perché si dice ‘bastian contrario’, rimanda ad un processo di ‘fiorentinizzazione’ dell’espressione); e chi, invece, ricorda un mercenario chiamato Bastian Contrario, morto in battaglia a Castelvecchio di Rocca Barbena, in provincia di Savona.

A Torino, infine, il bastian contrario è per antonomasia il Conte di San Sebastiano che, nella battaglia dell’Assietta nel 1747 fu l’unico a disobbedire – come si legge su Wikipedia – all’ordine di ripiegare sulla seconda linea. Il suo gesto, tra le ipotesi più suggestive che spiegherebbero il perché si dice ‘bastian contrario’, determinò la vittoria dell’esercito austro-sabaudo contro quello franco-ispanico.

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