Siamo sicuri di conoscere davvero il significato di ogni proverbio presente nella lingua italiana? Scopriamo insieme, a tal proposito, da cosa deriva il modo di dire “cullarsi sugli allori.”
Ogni nazione ha la sua lingua, e ogni lingua ha le sue regole. Ma tra una “consecutio temporum” e un’analisi logica, troviamo anche diversi modi di dire. Questi, nel linguaggio parlato, ci aiutano a esprimere con maggiore enfasi i concetti che desideriamo esporre.
Conoscere quante più sfaccettature possibili della propria lingua serve non solo ad avere una dialettica degna di nota, ma anche a comprendere qualcosa di più riguardo alla nostra cultura e al nostro passato. La storia, infatti, può essere una grande maestra di vita che, oltre a farci scoprire da dove veniamo, spiega anche molte delle abitudini e delle usanze che abbiamo mantenuto a tutt’oggi.
Che dire, invece, delle cosiddette “lingue morte”? Il latino e il greco antico antico, in realtà, sono molto più presenti di quanto pensiamo nell’italiano moderno. Molte parole e modi dire che utilizziamo oggi, infatti, derivano proprio da lì, e il proverbio “cullarsi sugli allori” è uno di essi. Scopriamo insieme quali sono le sue origini.
Per comprendere l’origine del modo di dire cullarsi sugli allori è necessario scavare a fondo nel passato, fino ad arrivare ai tempi in cui le divinità antiche avevano un ruolo molto importante nelle civiltà dell’epoca.
Il dio accostato a questa storia è Apollo, venerato dai greci e dai romani in qualità di protettore delle arti e delle scienze. Quest’ultimo, come tutti avrete di certo notato, è sempre stato raffigurato con delle foglie di alloro attorno al capo.
Nell’antica Roma, ben presto si diffuse la tradizione di creare una corona d’alloro per incoronare coloro i quali conquistassero onore e successo in un qualsiasi contesto, che fosse esso militare, scientifico o artistico.
Questa usanza si è protratta anche negli anni del Medioevo durante i quali, però, la corona d’alloro era destinata agli studenti più meritevoli. In latino, infatti, “alloro” si traduce con il termine “laurus”, da cui derivano parole quali “laurearsi” e tutte le sue declinazioni.
Ad oggi, infatti, in occasione del conseguimento laurea, si è soliti indossare una corona d’alloro, simbolo del traguardo raggiunto nella vita e nel percorso di studi. Ma cosa c’entra tutta questa storia sulle origini del nostro proverbio?
Una volta compreso che l’alloro, per le civiltà antiche, rappresentava i successi e le vittorie conquistate, possiamo facilmente interpretare il significato del proverbio “cullarsi sugli allori”. Tale modo di dire, infatti, viene usato quando ci si rivolge a qualcuno (o a sé stessi) che si adagia sui risultati ottenuti senza, per questo, impegnarsi ulteriormente.
“Cullarsi sugli allori”, dunque, così come “dormire sugli allori”, vuol dire crogiolarsi sui propri successi, accontentarsi di ciò che si è fatto. In genere, si utilizza a mo’ di consiglio, per invitare qualcuno a sfruttare le proprie capacità e andare sempre e comunque avanti
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