[didascalia fornitore=”altro”]Statua equestre di Carlo Magno – L’origine dell’espressione ‘alla carlona’ sembra derivare proprio dal suo nome[/didascalia]
Sapete perché si dice ‘fare le cose alla carlona’? L’origine di questa buffa espressione, assai utilizzata nella lingua italiana, è davvero molto interessante e risale, secondo l’interpretazione di molti, al re franco-longobardo Carlo Magno e ad alcune caratteristiche che distinguevano la sua persona. La frase, che significa fare le cose alla buona, in modo grossolano e con superficialità, sembra riferirsi al modo in cui Carlo Magno veniva descritto nei poemi cavallereschi: un uomo semplice, che preferiva abbigliarsi con abiti modesti più consoni ad un plebeo che ad un grande imperatore, e con un modo di fare goffo e pasticcione.
Rieccoci dunque con un’altra simpatica frase che spesso utilizziamo nell’Italiano colloquiale: ma perché si dice fare le cose ‘alla carlona’? Come molte espressioni italiane anche ‘alla carlona’ ha un’origine molto antica e, come spesso capita per le frasi idiomatiche, dietro c’è un aneddoto che vale la pena raccontare.
Il quesito di oggi, dunque – perché si dice ‘alla carlona’ – fa riferimento ad uno dei condottieri più importanti della storia: Carlo Magno, re franco-longobardo nonché imperatore del Sacro Romano Impero. A lui, che guidò personalmente tutte le imprese militari del suo regno, si devono quasi cinquant’anni di dominio in Europa occidentale (dal 768 all’814) imponendosi nella Storia come esempio di monarca eroico e grande trascinatore.
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A Carlo Magno, o quantomeno alle caratteristiche che distinguevano la sua persona, si deve l’origine dell’interrogativo linguistico di oggi, perché si dice ‘fare le cose alla carlona’. L’origine della frase risale al periodo in cui il sovrano regnava in Europa e al modo in cui i poemi cavallereschi lo rappresentavano: un ‘Carlone’, un uomo vestito con abiti modesti e poco accorto a ciò che faceva.
Come detto, a spiegare l’origine del perché si dice ‘alla carlona’ (o fare le cose ‘alla carlona’) c’è una leggenda interessante, che vale la pena riportare brevemente.
Carlo Magno che, tra le altre cose, amava molto cacciare, si presentò un giorno ad una battuta di caccia vestito con un abito di stoffa scadente. Di fronte allo stupore dei presenti – che invece indossavano abiti sfarzosi ed adeguati all’occasione – il sovrano disse che il suo abbigliamento non era casuale ma del tutto necessario: di lì a poco, infatti, si scatenò un temporale e mentre gli eleganti cacciatori rovinarono i loro preziosi vestiti, Carlo Magno, rimasto asciutto, spiegò il perché dei suoi abiti grezzi e malandati.
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Da quel momento, racconta la leggenda, l’espressione ‘vestirsi alla carlona’ cominciò ad entrare nel linguaggio colloquiale, facendo riferimento al sovrano tedesco che, ‘Carlone’ nei poemi cavallereschi, cominciò ad essere rappresentato come un uomo maldestro, pasticcione e – soprattutto – che amava indossare abiti non pregiati.
Ecco perché si dice fare le cose ‘alla carlona’, un’espressione che indica un modo di fare veloce e sbrigativo, senza aver cura dei dettagli. La frase può essere riferita anche ad una persona: un tipo alla carlona, infatti, e una persona rozza, ingenua, alla buona.
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