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Perché si parla così tanto del ritorno di Zidane alla Juventus

Zinedine Zidane è un nome che non ha bisogno di tante presentazioni e soprattutto non ne ha bisogno alla Juventus. Da calciatore ha scritto la storia bianconera e ha palesato al mondo intero le sue enormi qualità tecniche, entrando definitivamente nel cuore dei tifosi. Poi c’è stato l’addio, il passaggio al Real Madrid, l’affermazione totale di un talento magnifico, destinato a scrivere la storia del calcio. Che poi è continuato sulla panchina delle Merengues, a suon di Champions League, champagne e trionfi indimenticabili. Ora Zidane è fermo e pare quasi un peccato, con la necessità di tornare presto a bordocampo. L’ipotesi Juventus è tornata a campeggiare con forza nelle ultime ore ed è una suggestione niente male per tifosi e addetti ai lavori. Ma cerchiamo di capire quali sono i fattori che potrebbero favorire l’operazione e quali no, su tutti Massimiliano Allegri.

Zinedine Zidane alla cerimonia per la consegna del Pallone d’Oro – Nanopress

Zidane sì, Zidane no. Anzi, Zidane forse. E a questo punto siamo lì, nel limbo delle ipotesi e delle congetture, quelle che di concreto possono avere tutto e ben poco. Stavolta, però, la notizia è arrivata dall’autorevole “L’Equipe” che è tornata a sussurrare il nome dell’ex trequartista per il club di Torino, dopo aver specificato che ora la Francia, dopo il Mondiale sfumato solo ai rigori e Didier Deschamps che si avvia all’inizio di un altro ciclo, è un po’ più lontana. Di rimando, l’ipotesi bianconera è tornata a campeggiare con insistenza in Italia e all’estero, senza tenere conto del fatto che su quella panchina così pesante, soprattutto in questo momento, c’è Allegri. Con un ingaggio pesante e ancora due anni di contratto. Un nuovo sliding doors sarebbe possibile solo nel caso in cui i risultati conseguiti dal tecnico livornese tornassero in picchiata. Ma la situazione si intreccia anche con le dinamiche societarie e dirigenziali: l’inchiesta Prisma e la definizione del nuovo cda bianconero.

Il tormentone su Zidane alla Juventus è tornato a risuonare con grande insistenza

L’associazione tra Zidane e la Juventus non è affatto nuova e per nulla campata per aria. La storia parla da sé, dalla sua definizione alle possibili pagine successive. Sì, perché la sensazione è che tra Zizou e la Vecchia Signora qualcosa si sia interrotto sul più bello e sia rimasto in sospeso, senza esser stato più ripreso. Il trait d’union tra quello che è stato e quello che potrebbe essere resta l’amore incondizionato dei tifosi bianconeri che non si è mai interrotto. Neanche con l’addio, i successi altrove, nel club ideale per vincere. Neanche con una separazione in tronco, che parte da lontano, ed è andata bene un po’ a tutti, tranne che a quell’amore, appunto.

Zinedine Zidane – Nanopress

Ma si sa, senza scadere troppo nel sentimentale, i grandi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano. Altre volte no. E ora non possiamo sapere se questo sia davvero il caso di Zidane, nonostante le possibilità siano più alte rispetto a qualche giorno fa. E questo non per fattori direttamente legati alla Juventus, anzi. “L’Equipe”, tra i quotidiani più autorevoli di Francia e del mondo, ha scritto ieri che “la Juventus è un progetto che potrebbe attirarlo, anche se non si tratta di una possibilità all’ordine del giorno”. Il condizionale resta d’obbligo a dicembre e nello stato attuale delle cose, ma il caos calmo francese ha, di fatto, da subito conseguenze dirette sui bianconeri, dapprima dal punto di vista mediatico.

Dopo un’altra grande cavalcata ai Mondiali, che si è conclusa al secondo posto dopo la sconfitta ai rigori contro l’Argentina, la Francia è tornata a casa senza feste e stappi di champagne, ma con tanto orgoglio per il percorso fatto. E anche complimenti al commissario tecnico e a una stella come Kylian Mbappé che ha brillato in maniera maestosa proprio nella finale della più importante competizione per Nazionali. Sta di fatto, che sotto gli occhi emozionati di Emmanuel Macron, i transalpini hanno preso d’improvviso un’altra strada, quella che dovrebbe portare alla permanenza di Deschamps sulla panchina dei bleus. Anche in questo caso, stiamo parlando di un ex Juventus, ma stavolta il suo legame con la Nazionale francese potrebbe essere più forte. Tanto da continuare ad allenare la selezione e tentare di proseguire una scia di successi e buoni piazzamenti. In Francia parlano dell’inizio di un nuovo ciclo in Nazionale, sempre sotto la firma di Deschamps e Mbappé e con la stessa consapevolezza della propria tecnica e della propria forza. Probabilmente ai piani alti hanno deciso che è meglio non cambiare, anche se in stand-by c’è lì uno come Zidane, non un uomo a caso, ma un simbolo totale per il proprio Paese, o almeno lo è stato sicuramente come calciatore.

Didier Deschamps – Nanopress

E ora cosa potrebbe succedere a Zizou, se davvero la porta della Francia dovesse chiudersi definitivamente? Beh, sicuramente il tecnico ex Real Madrid non ha più intenzione di restare sul divano a guardare gli altri. Il tempo delle riflessioni è finito e ora l’allenatore vuole tornare al più presto a calcare i campi di allenamento e mettere in pratica il suo calcio. Tornare a vincere, ad alzare i trofei, a dare spettacolo che è tutto quello che gli riesce meglio. E, paradossalmente, anche per uno come lui, non è che ci siano tante ipotesi che possano andargli a genio.

In estate, infatti, aveva rifiutato la panchina del PSG, probabilmente proprio per aspettare la Francia, mentre il Manchester United non sembra andargli a genio, anche se dovesse decidere di liberarsi anzitempo di Erik ten Hag, che sta cercando di avviare un nuovo corso per i Red Devils, con tutte le difficoltà del caso. E, in generale, il pressing che potrebbe arrivare dai grandi club della Premier League non sembra fare particolarmente breccia nelle intenzioni di Zizou. Al contrario, la Juventus ha storia e motivazione per intrigare l’ex Real Madrid, anche per gli interessi che ha a Torino. Dal 2016 ha proprio nel capoluogo piemontese in centro sportivo Z5, un luogo che brilla per campi da calcetto, pizzeria e ristorante. Un luogo che parla di passione e la trasuda pure, ma che svela un legame indissolubile dell’ex fantasista con la Vecchia Signora.

Lo stesso Zidane, qualche tempo fa, ha detto chiaramente: La Juve è nel mio cuore, mai dire mai: magari un giorno potrei tornare”. Una porta socchiusa che potrebbe presto aprirsi del tutto, ma che non può essere sufficiente a sistemare tutti i problemi dei bianconeri e anche le necessità che scandisce il tempo. Quella clessidra che ora Zidane non vuole più girare dall’altro lato, ma aspettare che finisca il suo corso, per poi decidere una volta per tutte.

Il mondo Juventus è già stravolto dal possibile arrivo di Zidane in panchina

Zizou che torna sulla panchina della Juventus? Delirio assoluto, ma anche una serie di ostacoli parecchio difficili da agirare. Innanzitutto, non si può non citare l’inchiesta Prisma che, mentre la Serie A era ferma e nel bel mezzo del Mondiale ha agitato non poco le acque a Torino e in tutta la Serie A. Un terremoto giudiziario che ha avuto come diretta conseguenza le dimissioni in blocco del cda bianconero, compreso il presidente Andrea Agnelli. La giustizia sportiva e quella ordinaria dovranno presto decidere sul destino del club bianconero e tutto ciò che lo riguarda. Multe, punti di penalizzazione e la necessità che molte cose cambino sono dei fantasmi che la Vecchia Signora sta già vedendo materializzarsi davanti ai propri occhi. Ci sono già state le nomine di Gianluca Ferrero come presidente e di Maurizio Scanavino come direttore generale. Presto dovranno arrivare anche quelle del nuovo cda, ma l’area tecnica non potrà essere immune da stravolgimenti.

Nuove figure saranno necessariamente inserite e non sappiamo ancora quali possano essere le conseguenze che ci sarebbero per i protagonisti del club. Tutto ricade sulla particolare situazione di Allegri. L’anno scorso è stato deludente, inutile nasconderlo, e l’inizio del 2022/23 è stato pure peggio, tanto che la Champions League è svanita ben prima delle aspettative e in campionato i punti di distacco dal Napoli rendono molto difficili i tentativi di rimonta. Però, a un certo punto la musica è cambiata e la Juventus è riuscita a portare a termine una serie di vittorie pesanti e consecutive che hanno dato tutto un altro volto alla classifica. E poi c’è anche la possibilità di vincere l’Europa League, che non va affatto sottovalutata, dato che rappresenta uno dei traguardi più importanti a livello internazionale.

Massimiliano Allegri – Nanopress

Se davvero Allegri dovesse riuscirci e dovesse soprattutto dare un altro volto al gruppo, promuovendo la linea giovane e dando peso alla sostenibilità economico-finanziaria del club, a quel punto sarebbe veramente difficile smuoverlo dalla panchina della Juventus. Anche perché il contratto del tecnico livornese è decisamente pesante. Ancora ha altri due anni d’accordo e con una cifra percepita da sette milioni a stagione. È difficile pensare di ripartire da altro a campionato in corso, praticamente impossibile. Tanto che John Elkann si era esposto sul tecnico ex Milan, dicendo: Allegri rimane un punto di riferimento dell’area sportiva. Contiamo su di lui e su tutta la squadra per continuare a vincere come hanno dimostrato di saper fare nelle ultime giornate, mantenendo alti i nostri obiettivi sul campo”.

Quindi, al momento, l’addio dell’attuale allenatore e l’arrivo di Zidane sembrano ipotesi piuttosto lontane. Ma com’è le cose potrebbero improvvisamente cambiare? Ora Allegri resta un punto di riferimento tecnico, insieme a Cherubini, in un vero e proprio terremoto societario che ha travolto il club torinese, ma se da gennaio in poi i risultati dovessero tornare a singhiozzare e i trionfi dovessero tornare a essere una chimera, allora, solo a quel punto, la società potrebbe decidere di sconfessare la decisione presa all’epoca da Andrea Agnelli e cambiare anche la guida tecnica. Da giugno in poi, insomma, con i giusti incastri, si potrebbe tornare concretamente a pensare a Zidane sulla panchina della Juventus.

Bisognerà, dunque, aspettare e cercare di capire in che senso andranno le cose e se davvero le necessità della Vecchia Signora saranno in linea con quelle del tecnico francese. Intanto, l’attrazione c’è e sta facendo parlare non poco a livello internazionale, ma anche italiano, sulla sponda bianconera. Molti tifosi, nelle ultime ore, hanno affidato i loro pensieri a Twitter e hanno chiesto a gran voce il ritorno di Zizou, come vi mostriamo di seguito.

E, in molti, dopo mesi di Allegri Out e richiesta a gran voce di esonero o dimissioni immediate, sono tornati a parlare della separazione del tecnico livornese. Perché il calcio è sempre una questione d’amore e Zidane ha dimostrato di rispecchiare alla perfezione i valori e lo spessore della Juventus, qualcosa che i supporters bianconeri, in un momento del genere, non possono proprio dimenticare.

 

Mariacristina Ponti

Nata nel lontano 1992, nel giorno più bello per nascere, a Cagliari. Dopo la maturità scientifica, volo a Padova e poi a Roma per studiare lettere. Nella Capitale poi rimango anche per il master in giornalismo. Tra stage a profusione, sempre nelle redazioni sportive, anche se il vero amore è sempre stato la politica, ho ancora da ritirare un tesserino da professionista.

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