Dopo gli attacchi di Parigi, la tensione è alta in tutta Europa e specialmente in Italia dove per il pericolo attentati sono state aumentate tutte le misure di sicurezza. All’indomani dei fatti della capitale francese, il ministro degli Interni Angelino Alfano aveva dichiarato l’innalzamento a livello di allerta 2 in tutto il Paese. Ora, la conferma che tutto il sistema si è messo in moto: il capo della polizia, Alessandro Pansa, ha inviato una circolare a tutti i questori e prefetti perché da adesso concerti e partite di calcio, come ogni evento sportivo, sono identificati come luoghi a rischio. Livelli massimi a Roma e in Vaticano, dove l’8 dicembre inizierà il Giubileo: la consueta udienza pubblica del Papa del mercoledì ha visto controlli a tappeto, in una piazza San Pietro semivuota. “Niente porte blindate per la Chiesa”, ha detto Papa Francesco, ma ora in tutto il Paese la sicurezza è ai massimi livelli.
La circolare di Pansa è chiara: concerti ed eventi sportivi rientrano nei target presi di mira dai terroristi e l’Italia ha deciso misure di sicurezza extra per vigilare su questi luoghi. I fatti di Parigi ha però evidenziato una nuova strategia dei terroristi: colpire i cosiddetti “soft target”, obiettivi non sensibili come caffè, ristoranti e teatri di piccole dimensioni per seminare il panico.
Le scelte degli attentatori “mostrano l’imprevedibilità del pericolo e rendono più ardua la prevenzione ed il contrasto”, ha spiegato Alfano. “Gli italiani sappiano che noi siamo sempre pronti all’accoglienza e al dialogo, ma siamo capaci del pugno duro contro coloro che non rispettano le regole nel nostro Paese”, ha incalzato Matteo Renzi dal G20 di Antalya, in Turchia. Il sistema di controllo italiano al momento ha funzionato, ma cosa significa in concreto il livello allerta 2?
Il livello di Allerta 2 in Italia
Come ha spiegato Alfano, è il massimo livello di allerta previsto nel nostro Paese, sotto solo al livello che scatta nei momenti di un attacco. Questo comporta l’allerta di reparti speciali delle Forze di Polizia, come i Nocs e i Gis, che possono entrare in azione in tempi rapidissimi. Il governo ha poi messo a punto uno stanziamento di risorse aggiuntive per le forze di sicurezza nella Legge di Stabilità e starebbe studiando un rafforzamento dei poteri dei servi segreti dell’antiterrorismo.
Concerti e stadi vengono inseriti nella lista degli obiettivi sensibili e una particolare attenzione viene data a possibili attacchi dal cielo, droni compresi.
Anche i musei vengono messi sotto controllo. Il Mibact ha inviato a tutti i direttori dei musei una circolare per chiedere di inserire nel piano sicurezza “il rischio connesso ad azioni di terrorismo”: tra i destinatari anche la soprintendenza per il Colosseo e per Pompei.
Negli aeroporti viene innalzato il livello dei controlli, come richiesto dall’Enac, mentre le prefetture hanno già inviato le richieste per i rinforzi militari dell’Esercito, in alcuni casi già arrivati nelle città. Massima allerta nelle carceri, da sempre attenzionate dall’antiterrorismo perché luoghi di proselitismo e radicalizzazione.