Il Gip di Trieste ha nominato due periti per analizzare dettagliatamente alcuni reperti appartenenti al famoso criminale, Unabomber. L’obiettivo è di riuscire a trovare il responsabile degli attentati avvenuti nel Nord Est tra il 1994 e il 2006.
I due esperti nominati per le indagini sono Giampietro Lago, comandante del Ris dei Carabinieri, ed Elena Pilli, antropologa molecolare dell’Università di Firenze.
I due, nell’analizzare i reperti, utilizzeranno tutte le più avanzate tecnologie.
Dopo circa 16 anni la magistratura italiana ha riaperto il caso Unabomber. Il Gip del Tribunale di Trieste ha nominato Giampietro Lago, comandante del Ris dei Carabinieri e Elena Pilli, antropologa molecolare dell’Università di Firenze, come periti. Questo per mettere un punto al famoso e contorto caso di Unabomber.
Gli esperti, infatti, dovranno analizzare alcuni oggetti, individuati tra il 2000 e il 2007 e risalenti agli attentati del famoso killer Unabomber. Grazie alle nuove tecnologie, e dunque all’analisi del Dna e delle tracce biologiche, potrebbero risalire alla persona che tra il 1994 e il 2006 ha compiuto quell’enorme numero di omicidi.
I due periti dovranno esaminare in particolare un capello trovato all’interno di un uovo inesploso all’interno di un supermercato di Portogruaro e alcuni peli trovati in un’altra bomba inesplosa. Insieme a questi elementi altri dieci oggetti che potrebbero permettere di giungere al responsabile.
Gli avvocati di alcuni dei principali sospettati, si sono opposti alla possibilità che il giornalista Marco Maisano potesse revisionare i referti, perché contaminati.
Intanto, Maurizio Paniz, avvocato del principale sospettato Elvo Zornitta, ha affermato che lui e il suo cliente sono tranquilli.
“Non ci siamo mai stancati di sollecitare che si cercasse il colpevole”.
Ha affermato l’avvocato all’apertura dell’inchiesta.
La storia di Unabomber deriva da una serie di attentati avvenuti tra gli anni ’70 e il 2000 tra Stati Uniti e Italia.
Unabomber americano iniziò ad operare mettendo in atto una serie di attentati bomba, all’interno diversi luoghi pubblici, come università, banche, supermercati.
La polizia negli Usa riuscì ad identificare ed arrestare il responsabile di questi attentati. Si trattava di Theodore Kaczynski. L’uomo inviava pacchi bomba in nome di una guerra ideologica contro la tecnologia e l’evoluzione della vita umana.
Anche in Italia, nello stesso periodo, avvennero episodi simili. Probabilmente si trattava di un emulatore dell’Unabomber americano. A differenza di quest’ultimo, però, l’Unabomber italiano colpiva senza alcun criterio donne, anziani e bambini.
In ogni caso, i numerosi investigatori che nel corso degli anni hanno preso l’incarico del caso, non sono mai riusciti ad identificare il responsabile.
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