[didascalia fornitore=”ansa”]Albert Einstein in una foto del ’33, diventata celeberrima, in cui fa la linguaccia ai fotografi[/didascalia]
A dispetto di ciò che sono riusciti a realizzare, sono davvero tanti i personaggi famosi bocciati a scuola: figure d’indiscusso intelletto, geni incontrastati della musica, della scienza e della letteratura che nel corso della loro carriera scolastica hanno raggiunto risultati tutt’altro che brillanti. L’esempio più celebre è senza dubbio Albert Einstein, ma come lui tanti altri personaggi, del presente e del passato, non si sono distinti tra i banchi di scuola. Qualche esempio? Continuate a leggere, ecco una carrellata di personaggi famosi e geni incompresi che prima di entrare nella storia con le loro imprese sono stati clamorosamente bocciati a scuola.
Albert Einstein è uno degli esempi più eclatanti di personaggi famosi (anzi, di geni per eccellenza) che andavano male a scuola. In realtà Albert, che benché dislessico dimostrò fin da bambino una certa precocità d’ingegno, non accettava le regole imposte dalla scuola tedesca, ritenute troppo mnemoniche e poco indicate per una mente agile come la sua. Quando tentò di entrare al Politecnico di Zurigo fu respinto: non solo non aveva l’età minima richiesta né il diploma di scuola superiore, ma non ebbe la sufficienza nelle prove letterarie.
Giulio Andreotti, ‘divo’ incontrastato e personaggio tra i più controversi della politica italiana del XX secolo, ha avuto anche lui non pochi problemi di (scarso) rendimento scolastico. Il suo spauracchio? Il latino: a 14 anni, infatti, il protagonista di mezzo secolo di politica italiana aveva 4 sulla pagella e per questo fu clamorosamente bocciato in terza media.
Tra i personaggi famosi bocciati a scuola, figura anche Charles Darwin, tra i geni indiscussi del passato e padre fondatore della teoria dell’evoluzione. Pare che il signor Robert Darwin, padre dello scienziato e medico generico del paese, al rifiuto del figlio di seguire le sue orme, e di fronte ai suoi continui insuccessi scolastici, affermò: ‘Sei buono solo a sparare su cani e gatti e non sarai altro che una disgrazia per te e la tua famiglia’. Le cose, per fortuna, andarono diversamente.
La celebre astrofisica Margherita Hack, non proprio tra i personaggi famosi bocciati a scuola, ebbe tuttavia qualche problema con la matematica: a svelarlo la stessa studiosa, che in un libro – La mia vita in bicicletta, pubblicato nel 2011, un paio d’anni prima di morire – parla dei suoi percorsi scolastici al Liceo Galileo di Firenze. ‘Quell’anno (poco prima che scoppiasse la Seconda Guerra Mondiale, ndr) – racconta – finì anche con la bocciatura in matematica. Dopo la terza ginnasio, per essere ammessa in quarta, avrei dovuto fare l’esame di riparazione di matematica a ottobre. Ero stata rimandata, forse, non tanto perché non la capissi quanto per l’antipatia che il professore di matematica, un vecchietto bizzoso, aveva verso di me, perché si era sentito preso in giro’. Il motivo? Il giornale aperto sulla pagina della Fiorentina che la Hack aveva nella cartella: ‘Era evidente che non lo stavo leggendo, ma mi accusò ugualmente, mi fece sospendere per un giorno e a giugno mi dette un bel cinque in matematica’.
Pare che i professori di Thomas Edison non apprezzassero per nulla il suo continuo fantasticare durante le lezioni, tanto che lo definivano spesso ‘bacato’ e ‘troppo stupido per imparare alcunché’. Per questo, il futuro inventore della lampadina, del fonografo, della sedia elettrica e di parecchie altre innovazioni che rivoluzionarono il XX secolo, lasciò la scuola dopo soli tre mesi, per proseguire i suoi studi a casa, seguito dalla mamma. ‘Ero l’ultimo della classe’ ebbe a spiegare tempo dopo, ricordando i suoi trascorsi scolastici non proprio eccellenti; ma come tanti altri personaggi famosi bocciati a scuola, ebbe tempo e modo di rifarsi.
Attualmente è uno degli uomini più ricchi del mondo, ma quanto a rendimento scolastico, Bill Gates non era proprio un fenomeno. Pare che a 13 anni, quando la sua scuola acquistò i primi computer, ne rimase talmente affascinato che passava tutto il tempo a scoprirne il meccanismo. Anche ad Harvard il re di Microsoft ebbe qualche problema: espulso per scarso rendimento, vide la sua prima start up fallire miseramente. Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe diventato il re dei computer?
Peter Higgs, Nobel per la Fisica nel 2013, è celebre per aver ipotizzato, negli anni Sessanta, l’esistenza del bosone che porta il suo nome, il bosone di Higgs, noto ai più come ‘particella di Dio’. Lo studioso, classe 1929, commentando a suo tempo il prestigioso riconoscimento, ammise che a scuola non amava la fisica: ‘Non andavo bene e trovavo la materia ben poco ispirante – raccontò – ero invece più attratto dalla chimica e dalle lingue’. Oltre ad essere membro della Royal Society inglese, Higgs è attualmente professore emerito di Fisica Teorica all’Università di Edimburgo.
Non ci crederete ma anche Rita Levi Montalcini, altro illustre Permio Nobel (per la Medicina, nel 1986) ebbe non pochi problemi riguardo a rendimento scolastico. Pare, infatti, che quando frequentava la scuola media Margherita di Savoia di Torino, la sua pagella non fosse molto brillante. Le materie in cui andava peggio? Ebbene sì, matematica e fisica.
Come detto in apertura, molti dei personaggi famosi che hanno fatto la storia, quelli che consideriamo oggi dei geni assoluti, sono stati bocciati a scuola o non hanno brillato per rendimento scolastico: tra i tanti, il celebre autore di Guerra e Pace Lev Tolstoj, che non riuscì mai a laurearsi in Giurisprudenza per via del suo scarso rendimento accademico; Giuseppe Verdi, clamorosamente non ammesso al Conservatorio di Parma (che oggi porta il suo nome) a causa di limiti di età e perché – spiegò a suo tempo colui che lo esaminò – non aveva attitudine musicale; Alda Merini, grande poetessa contemporanea bocciata in Italiano alla prova d’ammissione al Liceo Manzoni di Milano; e Alberto Sordi, che oltre ad essere uno dei personaggi italiani più famosi nel mondo è considerato tra i geni assoluti della comicità e della recitazione. L’Albertone nazionale venne bocciato all’Accademia dei Filodrammatici per via del suo accento spiccatamente romanesco, quello stesso accento che ne caratterizzò lo stile rendendolo uno degli attori più amati e apprezzati del mondo.
Infine, tra i personaggi famosi bocciati a scuola, rientrano anche Tullio De Mauro, uno dei più grandi italianisti contemporanei, bocciato all’esame di maturità classica dopo essere stato rimandato in Lettere, Latino e Greco; Luigi Pirandello, Nobel per la Letteratura nel 1934, ‘bastonato’ in seconda ginnasio sia in Italiano che in Latino e – udite udite – Alessandro Manzoni che, per via del suo non proprio brillante rendimento scolastico (Italiano compreso), si guadagnò il primato di peggior studente dell’istituto in cui studiava. A conti fatti, c’è speranza per tutti.
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