Vi spieghiamo sintomi e cura della pertosse. La malattia infettiva è causata dal batterio gram-negativo e cocco-bacillo Bordetella pertussis ma anche da Haemophilus parapertussis e Bordetella bronchiseptica; può insorgere più volte nel corso della vita perché non c’è immunità crociata verso i tre batteri. Si tratta di una patologia tipica dell’età scolare, contratta dai bambini attraverso le vie respiratorie ma si individuano casi di pertosse anche negli adulti. Si può manifestare in modo variabile ma uno dei sintomi più caratteristici, è la tosse persistente.
Sintomi
I primi sintomi della pertosse sono grave difficoltà respiratoria e, in alcuni casi, arresto cardiaco e respiratorio. Come per le caratteristiche tipiche della rosolia, il contagio avviene attraverso le goccioline di saliva e il contatto con le secrezioni nasali. Alla fase di incubazione della durata di 15-20 giorni, segue una di tipo catarrale di due settimane e una accesionale. La seconda fase si manifesta con tosse in prevalenza notturna ed espettorato bianco. A questi sintomi si aggiungono manifestazioni simili a quelle di un tipico raffreddore, con naso che cola, starnuti e lieve febbre. La fase seguente si caratterizza per colpi di tosse ravvicinati che si ripetono più volte nel corso della giornata, talvolta insieme a vomito. In casi più sporadici possono verificarsi anche episodi compulsivi, apnea e asfissia nei lattanti. Talvolta si ravvisano polmonite, perdita di peso, insufficienza renale e bassa pressione del sangue. Grazie alla presenza di anticorpi, i sintomi sono più blandi nei bambini vaccinati.
Cura
Se la diagnosi della malattia infettiva viene effettuata tempestivamente e si procede subito con la somministrazione dei giusti antibiotici, la pertosse ha un decorso breve e senza complicazioni, portando ad una riduzione o persino assenza della fase accesionale. In caso di convulsioni è necessario precedere con l’ospedalizzazione, come nei casi di apnea e asfissia. La profilassi si basa essenzialmente sul vaccino antipertosse. In caso di malattia, bisogna intervenire con un trattamento immediato che prevede l’assunzione di eritromicina e codeina sotto il parere del medico. L’antibiotico riduce la durata dell’infezione e gli attacchi di tosse. Per i neonati, può essere necessario il ricovero in ospedale per consentire, eventualmente, la somministrazione di ossigeno. Esistono anche alcuni rimedi di omeopatia e fitoterapia contro la pertosse. In particolare, è suggerito lo sciroppo a base di corteccia di ciliegio nero selvatico oppure erbe come la drosera o il timo. Un umidificatore e le soluzioni naturali contro la tosse sono altre soluzioni da prendere in considerazione nel trattamento della malattia.
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