Perù: ancora proteste, morti 5 manifestanti

In Perù non si placano le proteste nei confronti della nuova presidente Dina Boluarte, la prima presidente donna della nazione, ad oggi sono 5 i manifestanti morti.

manifestazione Perù
Manifestazione Perù – Nanopress.it

La popolazione peruviana è scesa nelle strade in questi giorni per chiedere lo scioglimento dell’attuale congresso, le elezioni anticipate e il rilascio dell’ex presidente peruviano Pedro Castillo. Le proteste attualmente si concentrano nella regione di Apurimac, dove l’ex presidente ha un forte sostegno popolare.

Morti altri 5 manifestanti in Perù

Sale a 5 il numero dei morti tra i manifestanti che in questi giorni stanno protestando contro il nuovo governo, che vede a capo la prima donna presidente in Perù Dina Boluarte. Tre di queste 5 vittime sono dei minorenni.

Le autorità sanitarie della nazione riportano inoltre la notizia che a causa degli scontri che si stanno susseguendo in questi giorni, tra le forze dell’ordine e i cittadini che simpatizzano l’ex presidente Pedro Castillo, si sono registrati almeno altri 8 feriti.

Le proteste contro il governo appena nato non sembrano fermarsi, anzi continuano ad animare le strade peruviane. I cittadini che scendono in piazza chiedono la sospensione immediata del Congresso e le elezioni anticipate ma anche il rilascio di Pedro Castillo, ex presidente, arrestato nei giorni scorsi.

manifestante in Perù
Manifestante in Perù – Nanopress.it

Cosa sta succedendo in Perù?

L’ex presidente Pedro Castillo era stato accusato di corruzione e per questo era stato previsto il suo impeachment con motivazione di “incapacità morale permanente”.

Prima però che questo provvedimento fosse avviato, Pedro Castillo ha ordinato lo scioglimento del Parlamento dichiarando lo stato di emergenza e imponendo il coprifuoco tra le 22 e le 04 del mattino, inoltre aveva chiesto a tutti i possessori di armi di andarle a consegnare presso la stazione di polizia più vicino.

Questo tentativo di colpi di stato non ha però avuto successo, il Congresso nazionale lo aveva infatti destituito con ben 101 voti a favore, sei contro e solamente 10 astensioni.

A seguito della sua destituzione è stato arrestato dalla polizia peruviana ed è stato condannato a 10 giorni di detenzione preventiva con l’accusa di presunta sedizione, turbativa dell’ordine pubblico ed eccesso di potere.

A seguito della sua caduta si è insinuata al governo la sua vice ossia Dina Boluarte, prestando giuramento il 07 dicembre 2022, e sabato 10 dicembre 2022 ha presentato il suo gabinetto.  Dopo l’arresto di Pedro Castillo però, i cittadini, suoi sostenitori, hanno iniziato una serie di proteste per richiederne il rilascio e richiedere le elezioni immediate.

A nulla è servito che la dichiarazione della Presidente Dina Baluarte che ha annunciato di voler presentare un disegno di legge presso il Congresso per poter indire le elezioni anticipate ad aprile 2024. Infatti gli animi non si sono placati soprattutto nella regione di Apurimac, dove qui Pedro Castillo gode di un importante sostegno da parte della popolazione.

Diverse le città protagoniste che hanno visto sfociare le varie manifestazioni in poteste di violenza, causando più di un morto. Ad esempio ad Apurimac durante gli scontri con la polizia e le autorità locali due manifestanti, tra cui un minorenne, hanno perso la vita.

Nella città di Huancabamba invece i manifestanti hanno dato fuoco ad un commissariato di polizia. La città di Andahuaylas è stata teatro di tante proteste violente. Ad oggi sono 5 i morti tra i manifestanti in Perù, tre i dei quali sono minorenni.

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