Sono stati ritrovati i resti del pescatore, Diego Barrìa di 32 anni, scomparso da circa due settimane. Non si avevano più sue notizie dal 18 febbraio 2023, quando era stato visto l’ultima volta su una spiaggia a sud dell’Argentina.
I suoi resti sono stati ritrovati nello stomaco di uno squalo ed è stato possibile riconoscerlo grazie ad un suo tatuaggio. Lo squalo è stato catturato in questi giorni da alcuni pescatori locali, che nel momento della pulizia del pesce si sono accorti che nello stomaco c’erano resti umani.
Diego Barrìa, un pescatore di 32 anni, era scomparso dal 18 febbraio 2023. L’ultima volta che era stato visto si trovava a bordo del suo fuoristrada lungo la costa argentina meridionale di Chubut.
Il veicolo era poi stato rinvenuto qualche giorno dopo, precisamente il 20 febbraio 2023, sulla spiaggia. Il fuoristrada era danneggiato ma di Diego non c’era alcuna traccia.
Dopo due settimane di ricerche e speranze, poche ore fa è arrivata la conferma del ritrovamento dei suoi resti all’interno dello stomaco di uno squalo.
Lo squalo era stato pescato in questi giorni da due pescatori locali, precisamente domenica 26 febbraio 2023, nella stessa zona in cui era stato rinvenuto il fuoristrada di Diego.
I pescatori durante le operazioni classiche di pulizia del pesce si sono resi conto che all’interno dello stomaco c’erano sicuramente dei resti umani.
I familiari di Diego Barrìa sono riusciti a confermare la sua identità grazie ad un tatuaggio dell’uomo, che al momento del ritrovamento dei resti era ancora riconoscibile.
Sono ancora in corso le indagini su quanto è avvenuto in quelle ore a Diego Barrìa ma dalle prime dichiarazioni delle autorità locali l’ipotesi più accredita è che si tratti di un incidente.
Secondo la ricostruzione avanzata dagli esperti e dagli investigatori è che il pescatore argentino sia caduto involontariamente in acqua dopo aver avuto un incidente con il suo fuoristrada.
E forse preso alla sprovvista è stato trascinato dalla forte marea che era presente proprio nelle ore in cui è scomparso.
Sarebbe proprio in quei momenti che lo squalo avrebbe attaccato l’uomo e si sarebbe cibato del suo corpo.
È meno probabile invece che sia stato a causa di un attacco volontario dello squalo all’uomo.
Si esclude infatti che lo squalo abbia appositamente attaccato Diego Barrìa visto che era un esemplare di poco più di un metro e mezzo e apparteneva ad una specie di squali che generalmente non attacca l’uomo.
Nelle prossime ore i resti della vittima verranno sottoposti all’esame del DNA per poter confermare l’identità dell’uomo in via ufficiale.
Ora non resterà altro che aspettare la conferma definitiva che i resti siano effettivamente di Diego Barrìa, e ufficializzare la sua morte.
Diego Barrìa lascia una compagna, Virginia Brugger, e tre figli piccoli, più volte la donna nei giorni scorsi aveva lanciato messaggi attraverso il social network di Facebook nella speranza di veder tornare a casa Diego.
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