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Mangiare pesce azzurro fa bene alla salute: è risaputo infatti che consumare pesce azzurro almeno una volta a settimana aiuta a ridurre il rischio di contrarre malattie cardiovascolari, artrite e demenza. Oggi, grazie a due ricerche, scopriamo che questa fonte di omega-3 potrebbe essere un’arma efficace anche contro la sclerosi multipla.
Uno studio condotto su 1000 cittadini americani dimostra come le persone che consumano pesce azzurro almeno una volta a settimana (o che assumono integratori a base di omega-3) abbattono del 50% il rischio di ammalarsi di sclerosi multipla.
Un altro studio condotto in Australia sembra confermare questa scoperta: i ricercatori della School of Public Health presso la Curtin University hanno esaminato la dieta di 650 cittadini e hanno evidenziato come il consumo regolare di pesce azzurro una volta a settimana sembri aiutare a contrastare la perdita di mielina, un evento associato all’insorgere della sclerosi multipla. Anche in questo caso, tirando le somme, i ricercatori confermano che il consumo regolare di pesce azzurro dimezza il rischio di sclerosi multipla.
La sclerosi multipla è una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale danneggiando la comunicazione fra il cervello e il resto del corpo. La malattia costringe il sistema immunitario ad attaccare la mielina, la sostanza grassa che isola e protegge i nervi. I sintomi iniziali della sclerosi multipla includono affaticamento, formicolio, intorpidimento e difficoltà a camminare. L’importanza del pesce azzurro nella dieta sarebbe dovuta proprio al ricco contenuto di omega-3, la stessa sostanza di cui è composta la mielina.
Il consumo di pesce azzurro, tuttavia, è solo una delle scriminanti in gioco: nella lotta alla sclerosi multipla giocano anche fattori come ereditarietà, fumo, l’aver contratto febbre ghiandolare e avere bassi livelli di vitamina D.
Quali pesci rientrano nell’elenco
Il pesce azzurro non indica una specie ittica, ma comprende una varietà di pesci dalla colorazione dorsale spesso tendente al blu, al verde o all’argento. Tonno e salmone comunemente non vengono considerati pesce azzurro, ma in molti li inseriscono comunque in elenco per via del loro enorme contenuto di omega-3. Per il resto la categoria del pesce azzurro comprende sardine, aringhe, acciughe, sgombri, aguglie, papaline, alaccie, lanzardi, costardelle, sugarelli, merluzzi e spatole.