C’è una nuova specie aliena che minaccia i mari italiani: è il pesce scorpione, originario del Mar Rosso, ma che è stato già avvistato negli ultimi tempi anche nel Mediterraneo, prima al largo delle coste tunisine, e poi in Sicilia. Si tratta di un esemplare molto velenoso e pericoloso per l’uomo, e in grado di alterare i già precari equilibri del nostro ecosistema marino. Gli esperti hanno lanciato istantaneamente l’allarme per tentare di disinfestare i nostri mari prima che il pesce scorpione in Italia possa combinare danni seri, oltre che rovinare le prossime vacanze estive a milioni di italiani e turisti stranieri che si recano in spiaggia durante le ferie.
D’altronde non si tratta della prima specie invasiva che arriva ad alterare il territorio italiano: che si tratti di animali senza predatori naturali che possano contrastarlo o parassiti come la xylella che distruggono piante secolari, negli ultimi anni abbiamo assistito a numerosi esempi in tal senso, ed anche i danni che sono in grado di arrecare alla flora e alla fauna autoctone: i nostri mari poi subiscono le conseguenze nefaste di una tropicalizzazione del Mediterraneo, che ha portato esemplari di altri habitat a migrare nei nostri lidi ora che le acque sono più calde a causa del riscaldamento globale. Il pesce scorpione è solo l’ultima minaccia, con le sue lunghe spine lungo il dorso e le pinne, in grado di secernere un potente veleno potenzialmente letale per l’uomo.
Secondo quanto riporta Il Gazzettino, ben due esemplari di pesce scorpione sono stati avvistati nel canale di Sicilia da parte di alcuni pescatori, e gli esperti dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, si sono già messi al lavoro per tentare di mettere in campo contromisure efficace al fine di arrestarne la riproduzione, giacché questo pesce è considerato molto invasivo e si teme possa diffondersi eccessivamente nei mari italiani, con tutte le conseguenze del caso. Nel frattempo in tutti i porti siciliani sono state affisse locandine che spiegano alla cittadinanza di prestare attenzione al pesce scorpione ed eventualmente, se avvistato, di fotografarlo ed informare le autorità competenti: il pesce scorpione è molto pericoloso anche da morto, poiché l’arma venefica resta attiva fino a 48 ore dopo il decesso, e per questo si invita la popolazione ad avere estrema cautela.