L’acqua del rubinetto sotto la lente di ingrandimento? Ci sono delle zone a rischio per la presenza di pesticidi e fungicidi.
L’acqua del rubinetto potabile è assolutamente sicura, lo affermano molte agenzie che effettuano ogni giorno il controllo dell’acqua in Italia. Questo è il Paese dove si beve moltissima acqua in bottiglia, una abitudine radicata forse per una mancata informazione in merito. L’acqua che esce dal rubinetto di casa è naturale, mentre in bottiglia si possono avere molteplici varianti. Detto questo, ci sono degli studi che hanno fatto sorgere delle domande in merito alla possibile di fungicidi e pesticidi all’interno di questa acqua potabile domestica.
Prima di capire quali siano i dati e le statistiche in merito a questa acqua del rubinetto, si apre una piccola parentesi. Molto spesso i consumatori preferiscono l’acqua in bottiglia per una maggiore sicurezza. Non tutti sanno che si può bere l’acqua potabile di casa, risparmiando sul budget di fine mese e aiutando a proteggere l’ambiente.
Non solo, prima che venissero adottati degli strumenti ad hoc, i consumatori preferivano acquistare acqua effervescente o frizzante. La differenza tra le due è comunque notevole, infatti l’effervescente è un fattore naturale che si crea già dalla sorgente, mentre l’essere frizzante si crea con aggiunta di anidride carbonica.
Nel momento in cui si desidera bere l’acqua che sgorga dal rubinetto di casa, si può fare?
Tenendo conto che l’acqua potabile in Italia è sicura, come evidenziano moltissime aziende del settore, come accennato spesso non si hanno le informazioni corrette. Ovviamente, un’acqua di montagna sarà meno trattata e avrà percorso una strada minore di quella di città confermandosi buona e naturale.
L’inchiesta in merito ai fungicidi e pesticidi nell’acqua è francese. Il Paese è attento all’ecologia e all’ambiente, per questo motivo ha pubblicato una stima il 6 aprile 2023. L’Agenzia Nazionale per l’Alimentazione – Salute – Ambiente e Sicurezza sul lavoro ha promosso questa stima con una ricerca che è durata più di tre anni.
Il lavoro è servito per valutare i composti chimici che sono presenti nelle acque del rubinetto. Alcuni di questi sono molecole sconosciute e non rassicuranti.
Se la regione Francia è preoccupata per questa scoperta, in Italia cosa accade? Lagambiente ha analizzato dei campioni di terreno insieme alla Lipu – WWF e altre associazioni di professionisti. Quando emerso ha messo l’accento sull’uso di alcuni pesticidi, alcuni di questi vietati dall’Unione Europea.
Le meno interessate a questi percorsi, come accennato, sono le acque di montagna considerando che dalla sorgente arrivano direttamente nelle case. I controlli che vengono effettuati sull’acqua potabile sono tantissimi in Italia, per questo motivo ci sono delle considerazioni importanti da fare in merito. Non mancheranno altre stime e valutazioni, nel prossimo futuro.
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