Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, parteciperà martedì all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, e proprio negli Stati Uniti incontrerà per la prima volta il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Gustavo Petro manterrà un’intensa agenda da questa domenica negli Stati Uniti, dove si recherà per la prima volta come presidente della Colombia per tenere un discorso martedì davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Il giorno successivo, la sera, cenerà con Joe Biden al Museo di Storia Naturale insieme ad altri leader internazionali.
Gustavo Petro manterrà un’intensa agenda da questa domenica negli Stati Uniti
Sarà la prima volta che vede di persona un partner strategico che vuole convincere a cambiare la politica antidroga che ha unito il Paese negli ultimi decenni e che Petro considera sbagliato. Il presidente vuole dare un nuovo focus a uno dei principali fattori di violenza nel Paese: il traffico di droga.
In passato hanno prevalso l’uso del glifosato per distruggere i raccolti di coca, un veleno che rovina anche il raccolto dei contadini, e l’estradizione negli Stati Uniti come minaccia per i capi. Petro, che cerca di negoziare e assicurare alla giustizia tutti gli attori armati durante il suo mandato, intende promuovere le economie legali nelle regioni in modo che i coltivatori non debbano entrare nel mondo criminale e utilizzare l’estradizione come un modo per negoziare con i criminali.
Per avviare un cambiamento politico di questa portata, avrà bisogno del sostegno di Biden e di agenzie potenti come la DEA, che è fortemente coinvolta nella sicurezza interna del Paese. Prima, lo stesso giorno del suo arrivo, incontrerà il Segretario Generale dell’ONU, António Guterres. Successivamente incontrerà anche il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
Con loro parlerà di questioni sostanziali, ma soprattutto di una: la pace totale che Petro cerca per la Colombia. Il presidente ritiene fondamentale coinvolgere l’Unione Europea per dare una dimensione internazionale all’accordo che vuole raggiungere con l’ELN, l’ultimo gruppo di guerriglia a prendere le armi nel Paese. A tal fine parlerà anche con il Primo Ministro norvegese, Jonas Gahr Store, che ha molti interessi nel Paese sudamericano.
La Norvegia si è sempre dimostrata un partner molto partecipativo su questioni come la pace o gli accordi ambientali
La Norvegia si è sempre dimostrata un partner molto partecipativo su questioni come la pace o gli accordi ambientali, questi ultimi temi per i quali Petro sente una particolare predilezione. Durante il suo esilio a Bruxelles ha sviluppato un ambientalismo che mantiene fino ad oggi. Certo, questo sarà uno degli aspetti fondamentali dei vostri incontri di questi giorni.
Parteciperà al meeting Countdown to COP15: evento di leader di riferimento per un mondo positivo per la natura. Alla Camera di Commercio degli Stati Uniti parlerà di energia pulita e sicurezza alimentare. È accompagnato nel viaggio dai Ministri dell’Ambiente, Susana Muhamad, e dell’Istruzione, Alejandro Gaviria, e dal Vice Ministro degli Affari Multilaterali, Laura Gil. Anche il capo di stato maggiore, Laura Sarabia.
Una volta lì, sarà raggiunto dal ministro degli Esteri Álvaro Leyva, a cui Petro ha affidato la pace con l’ELN per la sua esperienza in altri processi di negoziazione con i gruppi armati. Il presidente interviene martedì in plenaria dell’Onu. Sarà il quinto a parlare, dopo i leader di Brasile, Stati Uniti, Cile e Giordania.
Secondo la Presidenza colombiana, è la prima volta che la maggior parte dei delegati dei 193 Stati membri torna di persona alla sede dell’organizzazione, dopo la pandemia di covid-19, per discutere l’agenda annuale e questioni come la guerra in Ucraina, la crisi climatica ei problemi energetici.