[didascalia fornitore=”Ansa”]Phil Collins canta sul campo centrale di Flushing Meadows per la cerimonia d’apertura degli US Open di tennis 2016.[/didascalia]
Disavventura per fortuna a lieto fine per Phil Collins, arrestato (e subito rilasciato) a Rio de Janeiro, in Brasile, dove si è recato per alcuni concerti del suo tour mondiale. L’ex dei Genesis è stato fermato dalla polizia brasiliana all’aeroporto internazionale di Rio poiché sprovvisto di un visto valido per entrare nel paese sudamericano, una disattenzione piuttosto banale probabilmente non attribuibile al celebre musicista ma al suo management. Phil Collins ha trascorso poco più di un’ora nella cella della polizia federale al Galeão International Airport, poi la faccenda si è in qualche modo risolta ed è stato rilasciato.
Adesso qualcuno obietterà che per entrare in Brasile non sia necessario il visto di ingresso e in effetti è così, ma soltanto per i viaggi di affari e turismo: Phil Collins, però, non si è recato in Brasile per affari o per trascorrere una vacanza ma per lavorare, e quindi avrebbe dovuto richiedere un regolare visto di lavoro, di cui però era sprovvisto. È stato proprio questo l’intoppo che ha condotto al breve arresto di Phil Collins, per fortuna risoltosi senza particolari conseguenze.
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Phil Collins, 67 anni, uno dei più grandi musicisti rock dell’epoca contemporanea, sta iniziando proprio da Rio de Janeiro (prima data il 22 febbraio) un lungo tour in America Latina che lo condurrà a suonare in vari paesi di quella parte del mondo: quattro date in Brasile, altrettante in Messico e successivamente in Perù, Cile, Uruguay, Argentina (due concerti) e Porto Rico.
L’ex batterista dei Genesis, che ha ripreso l’attività musicale nel 2016 dopo qualche anno di stop, ha pubblicato recentemente la raccolta The Singles e la sua prima autobiografia ufficiale dal titolo ‘Not Dead Yet’ (in Italia ‘No, non sono ancora morto’) e l’anno scorso ha tenuto una serie di memorabili concerti in alcune città europee culminati con un memorabile show all’Hyde Park di Londra.
In possesso di un patrimonio stimato di oltre 115 milioni di sterline, Phil Collins, arrestato a Rio ma solo per poco tempo, ha venduto in carriera più di 150 milioni di dischi (solo Michael Jackson e Paul McCartney come lui) e ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui 7 Grammy Awards, 5 BRIT Awards, 2 Golden Globe, un Oscar (con il brano ‘You’ll Be in My Heart’ per la colonna sonora del film d’animazione disneyano Tarzan) e un MTV Video Music Award.