Piano energia dell’Unione Europea: le proposte al vaglio
Per tenere sotto controllo l’emergenza derivata dalla crisi energetica, scaturita dal conflitto tra Russia e Ucraina, l’Unione Europea sta vagliando una serie di misure che dovrebbero far parte del piano energetico previsto per gli stati membri.
Tra queste, è stata proposta la riduzione dei consumi energetici per circa tre o quattro ore al giorno (prevista nelle ore di punta) nonché tetto ai ricavi e abbassamento della domanda.
Non solo: per fronteggiare tale crisi, scaturita dal conflitto tra Russia e Ucraina, si è pensato anche ddi attuare tassazione sugli extra-profitti per le multinazionali dell’energia, nonché al contributo di solidarietà per le società che si occupano di combustibili fossili. Infine, la Commissione Europea ha discusso anche di sostegno alla liquidità delle multiutilities.
Price cap e riduzione dei consumi giornalieri
Al momento, sappiamo che non ci sarà alcuna conferenza stampa per discutere delle misure che saranno prese eventualmente in atto al fine di contrastare il caro energia. Le misure, infatti, saranno solamente oggetto di discussione, ma per l’approvazione bisognerà aspettare altro tempo.
Ursula von der Leyen ha riferito, però, il collegio sta lavorando su un pacchetto di misure volte alla risoluzione, seppur parziale, della questione del price cap, in merito al costo del gas.
Gli obiettivi delineati riguarderebbero il taglio dei consumi giornalieri – almeno per alcune ore della giornata – e l’impostazione di una tassa momentanea sulle compagnie dell’olio e del gas che, negli ultimi periodi, hanno incrementato notevolmente le loro entrate.
In questo contesto, assume particolare importanza – non solo la riduzione dei consumi su base giornaliera – ma anche la propensione ad optare per fonti di energia rinnovabili che permettano di far fronte alla penuria di approvvigionamento, ma anche di rispettare l’ambiente e il pianeta.