Piano risanamento Alitalia: recuperare 160 milioni nel 2017

Cramer Ball, CEO di Alitalia

Nel Piano di risanamento Alitalia in ballo ci sono risparmi per almeno 160 milioni di euro già nel 2017. Della imponente riduzione dei costi se ne parla in una nota rilasciata dall’amministratore delegato della compagnia aerea, Cramer Ball, al termine della riunione del consiglio di amministrazione svolta nella Capitale alla presenza del presidente Luca Cordero di Montezemolo. Il consiglio di amministrazione e i soci di Alitalia hanno “confermato all’unanimità il loro pieno impegno a sostenere il management nel raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano di rilancio”, lo si legge nella nota diffusa al termine del cda. E dalle prime dichiarazioni pare proprio che i tagli non riguardino il costo del personale, per altro già avviato dalla compagnia. Dove saranno operati, quindi, i tagli?

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L’a.d. di Alitalia Cramer Ball ha informato il consiglio di amministrazione del “piano, già avviato, di una drastica riduzione dei costi che prevede un risparmio – non relativo al costo del personale – già identificato in almeno 160 milioni di euro nel 2017. Il consiglio di amministrazione di Alitalia si è riunito oggi a Roma sotto la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo, ha svolto “un’approfondita analisi dei punti chiave del piano industriale della Compagnia aerea”.

Secondo quanto riporta il comunicato il consiglio ha poi “preso atto” che le performance finanziarie del primo trimestre 2017 sono “in linea” con le previsioni del piano. Al consiglio hanno partecipato per la prima volta i consiglieri Federico Ghizzoni e Gaetano Miccichè, quest’ultimo collegato in videoconferenza. Il cda ha inoltre ratificato la nomina di Roland Berger e KPMG quali consulenti esterni – il primo advisor industriale, il secondo advisor finanziario – che hanno già iniziato a lavorare per dare una valutazione indipendente sul piano di rilancio preparato dall’a.d e dal management della compagnia.

“Il Consiglio di Amministrazione e i soci hanno infine confermato all’unanimità il loro pieno impegno a sostenere il management nel raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano di rilancio”, conclude il comunicato.

Oltre ai risparmi sui contratti di lavoro già stabiliti, le alternative presenti nel piano potrebbero riferirsi al futuro del corto-medio raggio: la messa a terra di 15 aeromobili, la creazione di un vettore low cost (con Cityliner) oppure la cessione dell’intero segmento ad una compagnia low cost già affermata (da Ryanair a Easyjet).

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