C’è una pianta bellissima che potrebbe essere pericolosa per la nostra salute e quella dei nostri cari. Vediamo qual è.
![pianta velenosa](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2022/11/pianta-velenosa.jpg)
Una pianta dall’aspetto incredibile con fiori dai petali coloratissimi e dalla forma allungata eppure è velenosa.
Bella ma velenosa: attenzione a questa pianta
La pianta di cui stiamo parlando è davvero molto decorativa. Bella e facilmente riconoscibile, è una bulbosa il cui fascino è innato. Si utilizza per adornare aiuole, giardini, bordure poiché si presta particolarmente, con i suoi mille colori ad abbellire. Le sue fioriture durano da luglio a settembre. Spesso, si usa reciderne i fiori per poterli mettere in vaso nelle proprie case. Del resto, i fiori sono in grado di resistere in vaso per ben due settimane senza perdere freschezza (o quasi).
A ciò si aggiunge la facilità con cui può essere coltivata: ebbene sì, non richiede eccessive accorgimenti. Eppure, nessuno avrebbe mai pensato che si tratta di una pianta altamente tossica.
Caratteristiche del Gladiolo
La pianta di cui stiamo parlando è il gladiolo, il cui nome deriva dal gladio ovvero una spada romana. La forma del gladiolo, infatti, ricorda proprio questa lama adoperata dai legionari, la cui altezza può arrivare fino a 120 centimetri.
Quanto a coltivazione, il gladiolo cresce bene in luoghi soleggiati con temperature calde e un terreno soffice e drenante. Il fiore della pianta si sviluppa a partire da un bulbo, che si chiama cormo. La sua messa a dimora avviene in primavera, tra i mesi di aprile e maggio. I primi fiori, inizieranno a fiorire a luglio.
![Pianta](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2022/11/Pianta-.jpg)
L’ideale sarebbe posizionare il gladiolo un po’ più riparati. Il motivo è semplice: si tratta di una pianta che può temere il vento. Quest’ultimo, infatti, potrebbe spezzare gli steli che, comunque, sono esili. Nel momento in cui i bulbi vengono messi a dimora, si potrà procedere utilizzando un concime specifico per piante a bulbo.
Come abbiamo detto, la messa a dimora avverrà tra aprile e maggio, quando le temperature sono miti. La profondità dovrà essere di circa 10 centimetri. Lo scopo, infatti, è quello di far crescere la pianta dritta. Per facilitare questa operazione, si può inserire un bastoncino di legno. La distanza tra un bulbo e un altro sarà di circa dieci centimetri. Attenzione anche alle annaffiature che dovranno essere regolari ma non eccessive. Quando fa tanto caldo le annaffiature saranno più frequenti.
![Gladiolo](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2022/11/Gladiolo.jpg)
Il bulbo può essere dissotterrato, quando finisce la fioritura e la pianta sembra apparentemente secca ma bisognerà fare attenzione a dove viene messo. Il gladiolo ed il suo bulbo, infatti, sono tossici.
Se si hanno bambini piccoli o animali domestici l’attenzione dovrà essere massima poiché l’ingerimento potrebbe portare ad avvelenamento. I disturbi che si potrebbero avere sono vomito e diarrea ed è comunque consigliato farsi visitare, subito, dal medico di fiducia.