Contestazione per il ministro Piantedosi a Ventimiglia, città di confine nella quale sarebbe prevista la costruzione di un Centro permanenza e rimpatrio.
Scritte dei manifestanti anche contro Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron, oltre a fischi e cori contro l’installazione del Cpr a Ventimiglia. Alcuni residenti sono scesi in strada per contestare il ministro dell’Interno, dopo le voci sulla collocazione del Centro.
Migranti, contestazioni a Ventimiglia contro Piantedosi e Cpr
E’ arrivata anche la polizia per contenere i manifestanti. Gli agenti si sono schierato dall’altro lato della strada rispetto ai contestatori, assolutamente pacifici, i quali hanno intonato cori e hanno fischiato Matteo Piantedosi. I residenti della città di frontiera con la Francia sono schierati contro la decisione del governo di impiantare un Centro permanenza e rimpatrio a Ventimiglia.
Lo hanno fatto in occasione dell’incontro tra Piantedosi e il sindaco leghista Flavio Di Muro, che però non ha incontrato i comitati di quartiere del lungo Roma, dove al momento i migranti arrivati in transito in città trovano rifugio. Tanti i cittadini comuni tra i manifestanti, oltre a qualche attivista no border. “Cpr non è la soluzione per Ventimiglia” dicono i cittadini, che hanno esposto cartelloni anche contro Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron.
Piantedosi è stato accompagnato da una scorta in Comune, dove si è tenuto l’incontro riservato con il sindaco Di Muro, poi il primo cittadino gli avrebbe rivelato la preoccupazione della popolazione sulla presenza dei migranti in città. “I cittadini chiedono che siano allontanate dalla città persone irregolari – ha detto il sindaco – che di giorno e di notte compiono risse e delinquono, non vogliono integrarsi e rifiutato l’accoglienza. In questo Paese e in questa realtà territoriale mancano i Cpr, che danno la possibilità a un sindaco che ha la necessità di garantire la sicurezza urbana”
No ai “centri di detenzione”, hanno detto invece i residenti del posto a favore invece di “politiche di accoglienza reali”. Rimangono inoltre le tensioni proprio con la Francia, e con la Germania sul tema di ridistribuzione dei migranti. A gettare altra benzina sul fuoco ci h pensato il sindaco di Ventimiglia che ha deciso di assumere delle guardie giurate per “difendere” il cimitero dai migranti. Alcuni arrivati in città di recite infatti erano entrati al cimitero per dissetarsi o lavarsi.
Piantedosi a Imperia: “Ci sarà un Cpr in Liguria ma non a Ventimiglia”
Intanto tra le sue tappe liguri Piantedosi si è recato nella giornata di oggi anche a Imperia. Il ministro che ha incontrato l’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola – oggi presidente della Provincia e sindaco di Imperia – ha affermato durante l’incontro a cui hanno preso parte le forze dell’ordine, che un Cpr in Liguria verrà realizzato, ma non a Ventimiglia.
Dal Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza sull’emergenza migranti, Piantedosi ha detto alla stampa che per i luoghi “particolarmente gravati dalla presenza di migranti irrogali” arriveranno misure compensative, come quella prevista per la raccolta dei rifiuti.
Sul provvedimento della giudice di Catania che non ha convalidato i trattamenti di tre migranti, criticata già in altre sedi da Giorgia Meloni, Piantedosi ha detto in sala stampa che “ci sono le condizioni per impugnare la sentenza”. Per quanto riguarda la Francia invece, e le recenti apparenti tensioni, il ministro ha rassicurato sui rapporti, che sarebbero adesso “ottimi”. Una Francia che a detta di Piantedosi non vuole ledere gli interessi dell’Italia “tutelando i suoi confini”, e che negli ultimi tempi si è trovata sulla tessa posizione – sempre secondo quanto dichiarato dal ministro – dell’attuale governo.