Il ministro dell’Interno Piantedosi si è espresso sulle gesta di Ultima Generazione, il movimento che imbratta le opere d’arte.
“Occorre un inasprimento delle norme sia con strumenti penali che di sicurezza, che tenga conto di queste situazioni che ultimamente sono all’ordine del giorno e sono gravissime”.
Il governo sta chiedendo una stretta su Ultima Generazione e su tutti movimenti che come questo, fanno sentire la propria voce imbrattando opere d’arte e strutture storiche.
L’ultimo episodio è avvenuto a Roma, dove è stata gettata della vernice arancione sulle mura di Palazzo Madama. Ci sono stati degli arresti e per tre ragazzi con l’accusa di danneggiamento ma in attesa del processo previsto a maggio, non sono state prese misure cautelari nei loro confronti.
Se Matteo Salvini chiede il carcere per i giovani protagonisti di queste azioni incresciose, il ministro Piantedosi pensa a una riformulazione della normativa, che tenga conto di questi episodi.
Intervistato da Mediaset, il ministro dell’Interno ha commentato in particolare il blitz a Milano, dove i ragazzi di Ultima generazione hanno imbrattato Il Dito che si trova davanti al palazzo della Borsa a Milano.
Ha dichiarato che occorrono strumenti penali e di sicurezza, poiché non sempre una sanzione è in grado di fermare queste azioni.
Anche Salvini non ha fatto mancare la sua opinione:
“discuteremo con nordio e faremo le giuste considerazioni in merito. il governo è pronto a passare alla linea dura, anche perché il blocco delle strade e l’imbrattamento di opere d’arte non c’entra nulla con le cause portate avadi da questi sedicenti attivisti”.
Poi ha aggiunto che secondo lui la giusta punizione sarebbe il pagamento dei danni di tasca propria e poi alcuni giorni in carcere a riflettere su quello che si è fatto.
Ultima Generazione è un movimento di attivisti, o meglio una campagna italiana di disobbedienza civile non violenta, nata nel 2021. Rispetto ad altri gruppi analoghi che combattono per le stesse tematiche, questi ragazzi hanno creato clamore per le loro modalità di protesta.
Tutti ricorderanno infatti i recenti blocchi stradali, in particolare sul Grande Raccordo Anulare, dove sono intervenute le forze dell’ordine per riportare la situazione alla normalità.
Ci sono stati poi scioperi della fame, imbrattamenti di opere d’arte e di edifici istituzionali, sit-in nei musei e molte altre azioni ma cosa chiedono questi ragazzi, i cui interventi si risolvono solo con l’intervento della polizia a trascinarli via con la forza?
Dal loro sito ufficiale apprendiamo che queste persone parlano di sé stesse come salvatori del futuro e dell’umanità. Per fare questo c’è bisogno di azioni di disobbedienza civile ma non violenta, senza le quali si contribuisce invece a danneggiare le nuove generazioni, collaborando con chi come il governo investe in combustibili fossili e condanna a morte centinaia di migliaia di persone.
Ultima Generazione unisce semplici cittadini preoccupati per il domani e sempre nel sito, sono riportate richieste “semplici, concrete e facilmente attuabili”.
Gli ambientalisti di Ultima Generazione chiedono di interrompere la riapertura delle centrali a carbone, cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale e procedere a un incremento della produzione di energia da forni rinnovabili.
Sebbene trovino larga approvazione nell’opinione pubblica e in effetti questi ragazzi abbiano idee ben chiare e anche giuste, le modalità di certo cancellano i buoni intenti.
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