[fotogallery id=”3123″]
Pablo Picasso e Antonio Gaudì saranno in mostra a Ferrara dal 19 aprile al 19 luglio 2015. Palazzo dei Diamanti, infatti, ospiterà una novantina di opere per una rassegna che si collegherà idealmente ad Expo 2015, in programma a Milano nello stesso periodo. La mostra, dal titolo ‘La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudí‘ esporrà i capolavori più famosi dei due maestri catalani insieme a quelli di tanti altri artisti spagnoli le cui opere hanno raccontato gli anni d’oro di Barcellona nei decenni a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento.
Le opere celeberrime di Picasso e Gaudì, dunque, due tra gli artisti più significativi di tutta l’arte spagnola, evocheranno, nella mostra in programma a Ferrara, la straordinaria fioritura che visse la città di Barcellona tra il 1888 – anno della grande Esposizione Universale che introdusse una ventata di modernità in una capitale ancora decentrata rispetto al resto d’Europa – e i primissimi anni del 1900. I capolavori dei due maestri, infatti, rappresentano il punto più alto di quel periodo di grande fermento, insieme alla produzione non meno importante di tanti altri artisti – tra architetti, scultori, musicisti, poeti e scrittori – che contribuirono a quel rinnovamento culturale, politico e sociale, che prese il nome di modernismo catalano.
La mostra, il cui titolo richiama il nome in codice, la rosa de foc, con cui gli anarchici indicavano la città catalana di quegli anni, presenta un ritratto completo della scena artistica politica e sociale della Barcellona di fine Ottocento. Una città che da una parte viveva l’entusiasmo portato dalla vita moderna e dall’altra la consapevolezza delle contraddizioni, e delle profonde lacerazioni, che la stessa modernizzazione portava con sé. Come dicevamo, a mutare il volto della città fu soprattutto la grande Esposizione Universale del 1888, che aveva introdotto benessere e nuovi modelli di vita, insieme all’espansione industriale ed economica dell’intera regione.
Furono anni di grande crescita culturale per Barcellona – animata, di giorno e di notte, dagli intellettuali che riempivano i caffè lungo le Ramblas e nel Barrio Gotico – ma anche di profonde tensioni sociali che nel luglio del 1909 sfociarono in una serie di violente contestazioni che decretarono la fine di questa irripetibile stagione. Di cui si fecero interpreti i grandi nomi della scena culturale catalana: Gaudì e Lluís Domènech, grandissimi innovatori di un linguaggio architettonico geniale e straordinariamente originale, Ramón Casas, Santiago Rusiñol, Hermenegildo Anglada Camarasa ed un giovanissimo Picasso che, seppur alle prime prove, mostrava già il tratto distintivo del suo precoce talento.
‘La rosa di fuoco‘, dunque, è una mostra che si preannuncia ricca di pittura bellissima, spaziando dai colori acidi e brillanti che raccontano la vita notturna di quegli anni, al blu che Picasso scelse, insieme ad altri artisti dall’animo inquieto come il suo, per esprimere il dolore e la solitudine che il progresso, nonostante la sua marcia trionfale, portava con sé.
Ma non solo: la mostra ospita anche opere di grafica, arredi, gioielli, ceramiche e sculture che, seppur limitate rispetto alla ricchezza dei dipinti esposti, offrono ai visitatori un’ulteriore chiave di lettura per comprendere come tutte le arti che fiorirono nella Barcellona di quegli anni, furono percorse dalla stessa scintilla di fervore e di rinnovamento.